The gazette paradise {TGP} ~ god save the heresy!?

breathe my soul, toraxhiroto

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MYVVOlover
view post Posted on 26/1/2009, 22:35




FF a quattro mani mia e della mygoodblood

io=hiroto
lei=tora



BREATHE MY SOUL

“I believe in myself, my best friends and …you.”

TORA :
Ogni volta ache sento questa parte del ritornello il mio sguardo corre inesorabilmente da lui. Sia che siamo in studio a provare, sia sul palco durante i live…sempre.
A volte non riesco ad incrociare i suoi occhi ,che guizzano veloci e tra le file della folla davanti a noi ,ma riesco sempre a scorgere il suo bellissimo sorriso…il sorriso di un ragazzino pieno di vitalità e allegria…un sorriso che sta pian piano svanendo a causa di qualcuno.
Di qualcuno che in questo momento ,mentre suoniamo, se ne sta col mento appoggiato alla mia spalla e mostra un ghignetto compiaciuto al mare di ragazzine che acclamano a gran voce .
- Sembrano particolarmente eccitate oggi! - mi dice Saga in un orecchio, lanciando un bacio non so bene a chi.
- Uhm.. - annuisco stirando gli angoli della bocca a mò di sorriso…ma non è che sia venuta fuori un granchè.
- ..Tora!!...ma insomma da quant’ è che non ti porti a letto nessuna?!...cos’ hai una crisi esistenziale?? - continua ridacchiando.
No. Ho una grandissima voglia di prenderti e spaccarti la testa perché stai di nuovo insinuando che ti faresti volentieri una bella trombata ANCHE con loro…ma non penso sia il casi di cambiarti i connotati adesso.
- Pensa a suonare e fatti gli affaracci tuoi! -…maledetto coniglio in calore.
Mi giro e vado verso Shou cercando di evitare altri contatti con quell’ erotomane del nostro bassista, mi metto con la schiena contro la sua spalla e parto con l’ assolo. Il cantante mi circonda la gola con un braccio e mi da un bacetto in testa, prima di allontanarsi e cedere il posto all’ essere umano più bello che il Signore potesse donarmi come compagno di strumento: il suono della mia chitarra riecheggia sordo sotto l’ assolo di Hiroto che appoggia la sua testolina cotonata alla mia schiena…non riuscendo ad arrivare tanto più in alto. Mi abbasso e butto indietro il capo che va a cercare la sua spalla come sostegno mentre respiro ogni singola cellula della sua pelle.
Suoniamo così solo per qualche secondo ed il tempo sembra fermarsi ,scandinarsi nel suono delle nostre chitarre ,a ogni movimento delle nostre dita, a ogni nostro respiro…come se tutto si concentrasse su di noi, dipendesse da noi. E io poi dipendo da lui : una piccola creaturina col vocione!

HIROTO :
…ed eccomi qua come al solito…sul palco a suonare e bearmi degli urli dei nostri fan, appoggiato alla schiena del mio bel coohtarrista…
Ma perché non mi nota? Perché anche lui come tutti gli altri non viene da me a sbaciucchiarmi e coccolarmi?..Shou mi accarezza dolcemente manco fossi un neonato, Nao mi sorride da dietro la batteria, Tora mi cerca con lo sguardo e suoniamo sempre appoggiati l’ uno all’ altro…ma Saga no…proprio lui, la persona con cui farei più volentieri un fan service non mi caga.
Beh, se si tratta di farlo nei bagni del backstage, altrochè se mi caga…ma per lui sono solo un divertimento quei nostri momenti da soli, mentre per me sono l’ unico modo per stare con la persona che amo in segreto. la cosa è strana : nello stesso momento e nella stessa stanza l’ uno scopa per divertirsi e l’ altro segretamente fa l’ amore.
Di tutti i componenti della band, solo Tora sa di questo nostro “gioco”…ed è meglio così perché se lo sapesse Shou vorrebbe aggregarsi pure lui rubandomi i momenti di paradiso e se lo sapesse Nao…beh se lo sapesse lui sarebbe come andare sul terrazzo co, megafono e spifferarlo ai quattro venti XD…una persona più pettegola di lui è difficile trovarla…
Lui invece è il mio “diario segreto” a cui racconto tutte le cose che mi passano per la testa e il dolore per l’ amore non corrisposto nei confronti del nostro bassista…
Ma Tora, come al solito ultimamente, sembra freddo quando gli parlo…come se si sforzasse per fare qualcosa. È cambiato tanto da qualche mese a questa parte : non va più a letto con la prima che capita, sta sempre rinchiuso nel suo mondo a strimpellare la chitarra con l’ espressione indecifrabile…Ho notato anche che si comporta così da quando sa di me e Saga…

Chissà….forse i segreti gli danno noia….


TORA:
Mamma mia ma quando finisce questa tortura?! Vi prego basta voglio andare a casa a soffocarmi nel cuscino!
Non ho più voglia di starmene qui a fare finta di essere felice e sorridente mentre vedo il mio piccolino scodinzolare come un cane al padrone stronzo che non se lo fila…GRR…sacrificherei la chitarra e gliela infilerei su per il sedere!! è.é

Oh si ecco..prendiamoci per mano e facciamo il saluto finale . Hirotino mio vieni qua e dammi la manina immediatamente sai, dove pensi di scappare?!
È sempre così bello prendere la sua mano fra le mia e stringerla forte, fregandocene dei litri di sudore che riversiamo e poterlo guardare nei suoi occhioni scuri così da vicino, almeno per questa volta…
Ma nei suoi occhi non c’ è la gioia che ci dovrebbe essere. Lo vedo che sta soffrendo…e che vuole parlarmi.
Altra tortura da sopportare prima di andare a sopprimermi nel cuscino.

Dopo un applauso generale parto a razzo verso il backstage per primo seguito a ruota da Hiroto e dopo qualche secondo da Nao che ridacchia inciampando in un filo.
- Porca boia!! – escalma. Lui e la sua finezza da rinoceronte in carica.
- Torashi… -sento chiamarmi implorante da Pon. Per un attimo sorrido divertito perché il broncetto che ha e la tonalità con cui lo dice DOVREBBERO farmi sciogliere di tenerezza…ma con la voce che si ritrova non ci siamo proprio XDD
- Dimmi Pon… - rispondo con tutta la calma di cui sono capace dirigendomi verso la saletta ed entrando.
Sento la porta chiudersi alle mie spalle e per un attimo il mio cervello macchina fantasie poco carine su come sarebbe bello chiudere a chiave quella porta e…
- Torashi, ascolta…io…io non so più che fare!...Lui… - ma non finisce la frase. La porta si spalanca ed entra Saga…MA PROPRIO LUI PORCA MISERIA?!...
Ci lancia uno sguardo indecifrabile togliendosi la giacca e restando a torso nudo. Con la coda dell’ occhio vedo Hiroto arrossire violentemente ed abbassare la testa.
No…io…VOGLIO ANDARE A CASA!!!
Ma prima di girarmi mi accorgo del cenno che Saga fa ad Hiroto col capo…
- Ehm…niente Tora…semmai te lo dico dopo ,ok? – balbetta non so se per la felicità o per la tensione.
Escono insieme dalla saletta e sento salire la nausea. Sono costretto a sedermi sul pavimento e a tenermi la testa che gira con le mani.
Se ne approfitterà di nuovo. Lo possiederà in un attimo senza trovare ostacoli, senza provare niente…senza sentire amore. E lo rifarà ancora e ancora…perché il mio angelo è buono, il mio angelo non sa dire di no.
Mi rannicchio portando la testa sulle ginocchia e circondandomela con le braccia : non voglio sentire, non voglio sapere, non voglio vedere…
Angelo…perché mi fai questo?

HIROTO :
Si. Si si si e ancora si! Certo che ti seguo Saga…non aspetto altro che stare da solo con teper toccarti, abbracciarti e farmi possedere da te…
Ti seguirei anche nella più lontana galassia, se necessario.
I momenti in cui siamo soli sono speciali per me. In cui posso lasciare liberi i miei sentimenti per te.
Momenti come adesso, tu seduto per terra con la schiena alla parete ed io sopra che mi muovo dolcemente…
Anche se solo per poco, sei mio…
Ti abbraccio forte, come per paura che te ne vada…ma non è solo una mia illusione, è la realtà. Non appena avremo finito, ti rivestirai, mi scompiglierai i capelli scherzosamente con la mano e uscirai a fumare una sigaretta...così, come se niente fosse successo. Come se io sia una puttana da quattro soldi che deve andare dal prossimo cliente.
Ma io non vado da nessuna parte…rimago li, per terra, ancora mezzo nudo. Lo sguardo perso nel vuoto e delle lacrime solitarie scappano da quel dolore che dentro di me.

Beate loro che possono fuggire.

- Hey, lo sai che… - dici interrompendo il silenzio nella stanza mentre ti rivesti. –… ieri ho conosciuto una. È bellissima! – aggiungi allacciandoti la cintura.
Credo di aver perso dei battiti. Tu, con un'altra. Non con me. No no no, ti prego non pugnalarmi così.
- Oggi prima del concerto mi ha chiamato…- aggiungi ignaro del mio stato d’ animo…
- …Mh… - rispondo col nodo in gola.
- Domani ci esco…non vedo l’ ora!! – un sorriso si forma sul tuo bellissimo viso.
Aiuto. No . Non…lasciarmi ti prego. Questa potrebbe essere stata l’ ultima volta. Io e te. Soli…
L’ ultima volta.

Improvvisamente la vista si appanna. No,non voglio piangergli davanti. Non deve capire.
I miei occhi si stanno riempiendo di lacrime. Merda, l’ ansia sale. CUORE, CALMATI PER LA MISERIA!!...Cazzo!
- Pon? – ti avvicini sorpreso. - …stai bene? -. Rimani un attimo perplesso, poi la tua bocca si spalanca e gli occhi si sgranano. – Oddio…NON SARAI MICA TRISTE PERCHè QUESTA ERA L’ ULTIMA VOLTA E SEI GELOSO?! – una breve risata di stupore esce dalla tua bocca come uno schiaffo in piena faccia. Rimani a fissarmi con la stessa espressione di prima.
Tu ridi…e io muoio di dolore. Voglio nascondermi, sotterrarmi…forse hai capito tutto…SICURAMENTE hai capito tutto.
Mi volto di scatto ed esco dalla stanza a corsa lungo il corridoio. Entro nel camerino e incontro due occhi a mandorla verdi che mi fissano confusi…
No, Tora. Non voglio parlare con nessuno, scusami.
Prendo la chitarra e raggiungo la porta per uscire di lì.
Inizio a correre più veloce che posso. Stupido. Stupido sentimentalone che non sei altro. Fanculo!!!
Svolto l’ angolo e incrocio Nao con un panino in mano. Appena mi vede si ferma di scatto e mi guarda fuggire via, aprire il portone e sparire nella notte di Tokyo.
Lontano dalla realtà.

TORA :
È scomparso dalla mia vista così com’ è apparso, in un attimo. Non una parola, solo il respiro affannoso per via, spero, di una veloce corsa. Ha preso la chitarra e se n’ è andato.
I miei occhi non ci hanno messo molto a mettere a fuoco le righe di calde lacrime che gli scorrevano sulle guance.
COSA. CAZZO. È. SUCCESSO.

Mi metto a riflettere : allora…riordiniamo. Hiroto è andato via con Saga non più di una mezz’ ora fa…so anche per fare cosa…quindi a rigor di logica , era con lui fino ad ora…
Come il mare che si gonfia durante una tempesta sento un onda di rabbia partire dal centro del mio corpo ed impadronirsi di me, infiammandomi il volto. Doveva essere successo qualcosa con Saga.

Più di un offesa si è accavallata nella mia mente per definire in una qualche maniera quel figlio di puttana, arrogante.
- lo sapevo che sarebbe successo qualcosa, lo sapevo! Me lo sentivo!! – dico fra me e me.
Tiro un pugno contro la porta, ma non sento dolore, le nocche si arrossano, la mano trema.
Dalla bocca socchiusa, che non riesco a serrare, esce solo un debole rantolo dell’ urlo che vorrei emettere. Cerco inutilmente di calmarmi respirando a fondo, ma le guance continuano a bruciarmi. Il tremore non è passato e tutto ciò che voglio adesso è prendere a calci in culo Saga.
Il mio corpo compie da solo i gesti che mi portano ad uscire come una furia dalla saletta, sbattendo la porta e facendo saltare spaventati i membri dello staff nei paraggi. Percorro a passo svelto i corridoi con un’ espressione truce negli occhi. Non una parola, nessuna spiegazione a chi mi chiede se sto bene. In testa solo un pensiero, solo un nome: Hiroto.
Dio, come hai potuto fare qualcosa di brutto ad uno dei tuoi angeli? Come hai potuto sopportare che gli strappassero le ali in questo modo? Come hai fatto a sopportare la vista di un pazzo che approfitta di una tra le più belle delle tue creature? Dovrai spiegarmelo questo…

Passo distrattamente i bagni del backstage e con la coda dell’ occhio intravedo i lineamenti familiari del castano mielato che le ragazzine tanto acclamano intento a fumarsi una sigaretta appoggiato alla parete.
Quando avrò finito con lui le uniche che lo reclameranno saranno le infermiere dell’ ospedale!
Entro nel bagno e chiudo la porta con la gentilezza di Hulk quando è incazzato nero, o meglio verde…però si dice nero…ma ora chi cazzo se ne frega del colore di Hulk !?!
Saga ha stampato in faccia un grosso punto interrogativo e mi guarda col sopracciglio un po inarcato aspettando una qualche spiegazione da parte mia.
Non so bene se chiedergli che cosa è successo o se prenderlo a craniate senza una spiegazione, tanto la voglia di ammazzarlo di botte non mi era mai mancata in tutti questi mesi.
Opto per la via colloquiale; dopo tutto non sono neanche sicuro che sia colpa sua, magari gli avevano telefonato perché era successo qualcosa in famiglia o ad un suo amico…
- Saga…ho visto Hiroto… - quasi lo sussurro. La voce non vuole proprio venire fuori.
- Embè? – mi rispondi tirando dalla sigaretta.
- …sembrava…piuttosto scosso…tu ne sai qualcosa…? – non è proprio una domanda, più un affermazione e con questo sottolineo anche che so che loro due erano insieme a spassarsela magari proprio al muro dietro di lui…
-..beh…mi stavo rivestendo…gli ho detto che ho conosciuto una tipa che mi piace molto e che avremo cominciato a frequentarci… -. Poi scrolla le spalle - …di punto in bianco ha messo il broncio e io l’ ho preso un po’ in giro chiedendogli se per caso era geloso…e lui se n’ è scappato di corsa… - conclude spengendo la sigaretta sul lavandino.
Io, che sono rimasto tutto il tempo immobile al mio posto, sentendo le sue parole come un eco sordo, non gli do il tempo di girarsi nuovamente verso di me che lo scaravento con la schiena contro il muro. Come cazzo ha potuto essere così strinzo?! Come? Come diavolo fa a non capire che Hiroto lo ama?? Che è disposto a farsi scopare come una puttanella qualunque piuttosto di perderlo, pur di stare con lui?!?
- …TU!!! – i miei denti si digrignano per la rabbia e, senza neanche rendermene conto, alzo il pugno destro e lo infrango senza pietà sul viso di Saga.
Lo vedo accusare il colpo e chinarsi a terra mentre io rimango a guardarlo, la mano ancora a mezz’ aria.
- AHIA TORA, CAZZO! MA SEI IMPAZZITO ?!? – urla.
- Io…io… - sono un po’ confuso. Ok, volevo picchiarlo, ma non avevo deciso di affrontare l’ argomento con diplomazia?
Mi chino su di lui e lo guardo negli occhi, gli do un paio di pacche leggere sulla guancia sana e di fronte alla sua espressione stupita riesco a blaterare solo un – scusa, eh… -.
Esco dal bagno e mi precipito verso l’ uscita a tutta velocità dopo aver recuperato la mia roba.
BRAVO IMBECILLE! MI COMPLIMENTO! COSA CAVOLO PENSAVI DI FARE? E TU MANO CATTIVA QUANDO ARRIVIAMO A CASA FACCIAMO I CONTI!!
Mentre corro a perdifiato verso l’ uscita, incrocio Nao che se ne sta con un panino in mano a fissare la porta con aria interrogativa. Deve aver visto Hiroto uscire piangendo…
Lo supero senza neanche salutarlo e percepisco il suo sguardo addosso…immagino con aria ancora più interrogativa di quella di prima…
Mentre la porta si chiude dietro di me lo sento esclamare – Oh ma devo mettermi a correre e piangere pure io per sapere COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?! –

Fine primo capitolo
 
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R a i n b o w ~
view post Posted on 27/1/2009, 13:16




CITAZIONE
Oh ma devo mettermi a correre e piangere pure io per sapere COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?! –

Poooovero Nao tenuto all'oscuro di tutto x°°

Mi piace la fic *___* Continuatela!
 
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MYVVOlover
view post Posted on 27/1/2009, 16:39




ceeerto ^__^..siamo ispiratissime e abiamo gia scritto un bel pezzo del 2° capitolo in 1 solo giorno xDD
 
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MYVVOlover
view post Posted on 10/2/2009, 21:28




ed ecco il secondo capitolo *________*

HIROTO:
È buio pesto nella mia stanza… fuori piove ed il mio umore è in perfetta sintonia col contesto, ma sicuramente la situazione non migliorerebbe con il sole e gli uccellini che cinguettano spensierati.
Sono sdraiato sul mio letto da ormai non so quanto… la mia unica compagnia è stato il mega barattolone di nutella.
Non mangio altro. L’ unico motivo per cui lo ingurgito a quantità industriali è perché dovrebbe fare da antidepressivo. DOVREBBE, ma non funziona…
- Hirotino… - sento la voce di mamma da dietro la porta. Lo so che è in ansia per me, ma non voglio vedere nessuno al di fuori di lui, il mio “diario segreto ambulante”.
Non rispondo, magari se sente silenzio penserà che dormo.
- … amore non fare finta di dormire… ti conosco fin troppo bene ormai… - doh! Il potere delle mamme colpisce ancora.
- … che vuoi..? – rispondo in tono piatto.
- … io … sto … - indugia un po’ nel rispondere. – TI PREGO FAMMI ENTRARE, PARLAMI! – la frase viene spezzata da dei singhiozzi. Mamma… mammina non ti ci mettere anche tu!
- … per favore… - aggiungi a bassa voce.
Rimango per un po’ a fissare la sagoma buia della porta contornata dalla luce accesa in corridoio. Vedo l’ ombra dei suoi piedi.
È da giorni che implora un contatto con me e non è stata l’ unica. Tutti mi hanno mandato messaggi per chiedermi che era successo e se stavo bene… tutti tranne Saga e Tora.
Beh da Saga me lo aspettavo… ma Tora…
Torashi ho bisogno di te in questo momento, più di chiunque altro… dove sei? Perché non mi chiami anche se sai che sto male?...
A Shou ho detto che sono dovuto correre all’ estero per problemi familiari e almeno questa è risolta…
Però se Tora non si farà vivo penso proprio che scoppierò!
- …ho capito… vado via… - la mamma mi risveglia dai pensieri facendomi tornare sulla Terra.
La sento tirare su col naso ed allontanarsi a passo abbattuto… Mammina dolce, perdonami per tutto ciò. Ti adoro.
Allungo svogliatamente la mano in cerca del telecomando. Dove minchia è?... Ah eccolo… ci avevo poggiato il mio sederino sopra -.-‘…
Accendo la TV in cerca di qualcosa su cui spendere la maggior parte della nottata che mi aspettava.
Primo canale, film d’ amore…NO.CAMBIAMO!
Secondo canale, reality show, trova la tua anima gemella!..MA MAREMMA MAIALA.
Terzo canale, parlano della “saga” di Harry Potter..
E CHE PIPPERO MA QUESTA è SFIGA!!
Spengo immediatamente quell’ affare merdoso con espressione stile “Jack lo Squartatore all’ opera” e faccio per rimmergermi nel mio amicone nutellone quando vengo distratto da una voce e dei rumori… eppure… LA TV L’ AVEVO SPENTA O_________O
No, non proveniva da quel coso infernale… è il rumore sordo di qualcuno che parlotta fuori dalla finestra: eh no!!...di già sto di merda poi ci si mettono anche i venditori ambulanti coi loro discorsi?! Anche di notte, adesso?!
Mi alzo di scatto dal letto diretto verso la fonte della voce ma il dolore alla schiena mi blocca a metà strada, con le gambe che cedono: saranno giorni che sono nella stessa posizione, dovevo aspettarmelo…
Piegato in due manco fossi una novantenne incallita raggiungo la finestra nonostante il dolore atroce… DEVONO ANDARSENE!! ME NE SBATTO SE “è ARRIVATO L’ ARROTINO”!
Da dietro il vetro scruto intorno in cerca del colpevole…ECCOLO LI!! Farabutto…
Strano, non ha le borse con se… e cosa ancora più strana, è il sosia di Tora!..no, aspè…è TORA!!
Oddio che bello così posso parlargli! Scoppio dalla felicità per la prima volta dopo giorni!!!
Sto per aprire la finestra per dirgli di aspettarmi all’ uscio di casa quando vengo incuriosito dai suoi movimenti strani…
Ma che fa? … sta li a parlottare da solo, la smette e si tira una botta in testa… se ne sta andando!!
Ah no…torna indietro. Sospira e inizia a scaldarsi stile prima di una corsa alle olimpiadi… O__O COSA CAZZO..??!

TORA:
VADO. No… SI!...no …SI!... EDDAI TIGRE! NON AVRAI MICA PAURA?! COSA POTRà MAI FARTI UN POVERO CASTORINO INDIFESO?! DAI SU! RESPIRA… OK… RISCALDATI! MOLLEGGIA! SI! CE LA PUOI FARE! DAI CHE CE LA FAI! STIRA UN BRACCIO! VAI CON L’ ALTRO. >_< 9

E mentre mi sto stirando una gamba manco fossi ad una maratona olimpionica, sento esprimersi una vociona perplessa:
- ..Tora…COSA CAZZO stai facendo? –
Rimango immobile in una posizione dinamica degna do una statua classica e lentamente alzo la testa, fino a scorgere il viso di hiroto nel buio incorniciato dalla finestra.
…Mi guarda con occhi e bocca spalancati, chiedendosi magari se non sia il caso di chiamare la NEURO.

CHE FIGURA DI MERDA!

- Oh… ciao Hiroto – MA LI MORTACCI MIA! – ehm… sai… mi è preso un crampo al piede! - … che scusa del cavolo -_-
- … Ah…eh… beh… - rimane ancora un po’ incerto a fissarmi; SI NE SONO SICURO: vuole chiamare la neuro.
- Beh… già che ci sei… ti va di salire da me? – mi chiede con un mezzo sorriso timido e impacciato.
- AH, EH!...CERTO! – sorrido un po più spontaneo. Ho sognato 10.000 volte di poter vedere casa sua… e finalmente ci siamo!... Ok, il contesto non era proprio lo stesso, dato che sognavo di entrarci prendendo Hiroto in braccio e varcare la porta baciandolo.. come una coppia di sposini novelli.
- …Tora? – mi sento chiamare di nuovo.
Ritorno dal mio viaggio interiore intergalattico e sbatto un paio di volte gli occhi confuso.
- EH? -
- VUOI RIMANERE IMPALATO LI ANCORA PER MOLTO? – mi chiede spalancando la porta ed invitandomi ad entrare.
- NO! No entro, grazie! – entro e vedo arrivare una signora minuta, con le fattezze gentili che ricordano quelle mamme sempre sorridenti e un po’ rotondette, che amano curarsi della famiglia e hanno sempre una buona parola per tutti.
- Buonasera, signora. Sono Tora, suono nel gruppo insieme a suo figlio – mi presento facendo un profondo inchino alla padrona di casa.
- Benvenuto, prego accomodati… - mi fa cenno di seguirlo ma sento Hiroto trattenermi per un braccio.
- No, mamma… ho bisogno di parlare con lui… DA SOLI… la prossima volta facciamo le cose come si deve e lo invitiamo a prendere un tè, ok? –
Già sono in un brodo di giuggiole: LA PROSSIMA VOLTA. Oh ma che bello…
- Oh, ma… con LUI puoi parlare e con tua madre no?...è DA GIORNI CHE NON ESCI DALLA TUA STANZA! –
La mamma di Hiro-Pon assume un aria triste e mette un po’ il broncetto. È impressionante quanto somigli a suo figlio!
- Eh… io… te-te ne parlerò poi… ok? – farfuglia Pon in risposta cominciando a salire le scale che portano al primo piano trascinandomi dietro verso la sua camera.
Si ferma un po’ titubante davanti alla porta e con tono basso mi dice – Ehm ecco… è un po’ in disordine… sai com’ è –
Apre e mi lascia passare.
Uhm… un po’ in disordine… si… Toh che ci fa quel paio di calzini di pikachu sul lampadario?
- Torashi – una voce piagnucolante mi costringe a fissare l’ espressione in agonia del mio piccolo angelo.
Mi afferra per la maglia tirandola e stringendo forte le sue dita intorno alla stoffa, gli occhi carichi di lacrime in cerca di una risposta nei miei.
Perché deve soffrire così? Perché non si accorge di me? Non vede quanto mi preoccupo? Quanto bene gli voglio… quanto lo amo?? È cieco proprio di tutto? Anche sul fatto che Saga lo vede solo come amico? Come fa… ma come CAZZO fa a non accorgersene!!?
Chiudo gli occhi e mi preparo psicologicamente alla raffica di domande e lacrime di COME, PERCHE’, COSA e QUANDO su Saga.
MAIALA CHE PALLE.
- Torashi! Io non so cosa fare! Davvero! Lui… si ok per lui è stato solo un divertimento fra amici, io non gli ho mai detto quello che provo… -
VAI, ECCOLO…ora parte con queste seghe mentali da “ ANNULLAMENTO DELLA POCA PAZIENZA RIMASTA A TORA “… no, non posso farcela… non ho voglia di starlo a sentire…
- …Si, lo so, dovevo dirglielo, ma sapendolo poi lui con me non ci sarebbe più venuto, non avrebbe voluto coinvolgermi sentimentalmente… -
…B L A B L A B L A… sempre le solite storie… Ho capito. Va bene. Si, ok…certamente…….
…E BASTA!!!!!
- … e se lo veniva a sapere? No, impossibile: apparte me, ovviamente, lo sai solo tu e non penso che saresti andato a dirglielo… -
Dio mio…ORA. LO. STROZZO.
- …no, non saresti mai andato da lui a dirglielo, sei il mio migliore amico, il mio confidente….vero? …eh?... Tora…io…CHE DEVO FARE?? DIMMELO TU… -
Apro gli occhi, le narici si spalancano e sfiatano come se fossi un toro in carica ad una corrida, i denti si digrignano.
- … VUOI SENTIRE LA MIA?!?! – la furia che gli urlo addosso quasi scompiglia i suoi capelli. Ho lavato i denti prima di uscire, almeno?
Hiroto mi guarda con un espressione mista tra lo stupito e lo spaventato.. poi bisbiglia – ehm…f-forse… n-no… -
Ma ormai ho preso il via, devo esternare anche io i miei pensieri!
- TU! – inizio la mia cantilena puntandogli il dito contro – SEI UN IDIOTA! –
Vai! L ho detto! Yuppi!
- NONOSTANTE L’ EVIDENTE MENEFREGHISMO DI SAGA DEI TUOI SENTIMENTI, HAI CONTINUATO A TACERE E FARGLI DA PUTTANELLA OGNI VOLTA CHE VOLEVA LUI! E POI VENIVI DA ME A PIAGNUCOLARE! NON AVRESTI DOVUTO CONTINUARE A FARGLI DA ZERBINO, AD ACCETTARE TUTTE LE SUE RICHIESTE IN SILENZIO! NON DOVEVI TACERE SUI TUOI SENTIMENTI!
L’ AMORE è UN SENTIMENTO CHE PER ESSERE BELLO DEVE ESSERE SENTITO DA ENTRAMBE LE PARTI! PER CUI VALE LA PENA LOTTARE, TENERE DURO E ANCHE SOFFRIRE… MA NON COSì! È OVVIO CHE NON SI è FELICI SE L’ AMORE è A SENSO UNICO E SI PENSA DI RIUSCIRE A COPRIRE TUTTO COL MERO ATTO SESSUALE! –
Continuo a sbattergli in faccia senza ritegno tutto ciò che ho dentro da ormai troppo tempo, rendendomi conto che molte cose sono duri colpi da subire per lui, ma la verità è questa anche se fa male.
E io continuo a lottare contro la mia verità: Hiroto non mi ama
Preferisce uccidersi dal dolore e farsi fottere da Saga, ma non si volta a guardarmi. Lui non mi conta come possibile futuro ragazzo. Lui non mi vede.
La rabbia iniziale comincia a tramutarsi in frustrazione e tristezza. Cazzo Hiroto, come fai a non vedermi? IO SONO QUI! IO TI AMO!!
-…CONTINUI AD ANDARE PER LA TUA STRADA, A VEDERE SOLO LUI, PENSARE SOLO A LUI… MA NON C è SOLO LUI A QUESTO MONDO! MILIONI DI PERSONE SE NE STANNO QUI A VIVERE LA PROPRIA VITA… NON CI CREDO CHE TRA LORO NON CE NE SIA UNA CAPACE DI AMARTI COME TU AMERESTI LUI! DEVI COMINCIARE A NON PENSARE Più A SAGA! TI FERISCE, TI FA STAR MALE!
IO NON CE LA FACCIO Più A VEDERTI COSì. AD ASSISTERE ALLA TUA AUTODISTRUZIONE!... NON POSSO Più SOPPORTARE QUESTA SITUAZIONE………PERCHE’ IO TI… -
Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo…sarebbe bello dirtelo… ma inutile.
- …io ti?... – mi incoraggia a proseguire curioso.
- … IO… IO… IO TI STROZZO! – con le mani faccio il gesto di soffocare l’ aria e, preso da una strana frenesia omicida, aggiungo:
- TI AMALGAMO, TI ANNODOE CON TE ANNODATO CI MACIULLO CASA!!! –
Le mie mani illustrano i miei gesti e la mia voce produce i suoni onomatopeici della scena: dai CRACK delle sue ossicina che si rompono agli SBADOM dello smantellamento della casa.
Pon mi fissa sbalordito, la bocca spalancata si muove come se volesse dirmi qualcosa ma non esce alcun suono.
Mi siedo sul suo letto e chiudo gli occhi inspirando profondamente. Oh…ora si che mi sento meglio! Rivolgo di nuovo le mie attenzioni a Hiro.
- Pon, ce l hai un po’ d’ acqua? – chiedo tranquillamente come se non avessi mai dato di matto.
Lo vedo partire a razzo e scendere gli scalini 4 a 4, magari agli ultimi due è pure scivolato… uhm… forse ho esagerato un po’.
Torna come una furia, in mano ha un bicchiere d’ acqua e io vorrei riuscire a capire come ha fatto a non rovesciarlo durante il tragitto. I capelli sono ancora più sconfusionati dalla corsa oltre che dalle mie urla.
Si avvicina cauto porgendomi l’ acqua, che afferro senza problemi… appena le nostre dita si toccano, Hiroto ritira di scatto la mano facendo quasi cadere il bicchiere. Ora… vabè magari ho esagerato un po’ , ma che reazione eccessiva! Mica lo sbrano, eh!
- Mica ti mangio – lo schernisco con un sorrisetto amichevole e guardandolo di sotto in su mentre mi porto il bicchiere alla bocca.
Rimane li a fissarmi un po’ perplesso e sembra fare un cenno d’ assenso… poi tutt’ a un tratto cambia direzione e scuotendo la testa mi risponde – No… no, certo che no! –
Bah… povero… è rimasto davvero scosso…
- Senti Hiro… io torno a casa… se… se hai bisogno di qualcosa mi chiami, ok? – dico alzandomi e posando il bicchiere sul comodino.
Per oggi ho combinato abbastanza guai… meglio che torni a casa così posso sfogarmi con l’ unico che mi capisce davvero: lo spigolo della porta. Oh si… lui si che riesce a comprendermi! Sta li ad ascoltare tutti ciò che gli dico e mi lascia sfogare picchiando craniate contro di lui… che amico!!
Sono già alla porta della sua camera quando decido che magari non guasterebbe un saluto di quelli come si deve.
Mi volto trovandomelo davanti e un po’ impacciato gli do un bacio sulla guancia per salutarlo. Uhm… oddio però… da quant’ è che non si lava?! Ha un disperato bisogno di una doccia!
Hiroto arrossisce lievemente, forse perché non se l’ aspettava.
Non dice niente e io continuo a fissarlo come un’ ebete, in silenzio, finchè non decido aprire la porta e uscire.
Dal piano di sotto sento la mamma di Pon esclamare – Ma come, il tuo amico se ne va già? –
Già… la mamma…
- …Pon…? – lo chiamo destandolo da chissà quali pensieri.
- …eh?! – mi dice lui sgranando gli occhi.
- … magari… parlane anche con tua madre… sono certo che capirà… - faccio per voltarmi e scendere le scale ma mi blocco e aggiungo – Ehm…e vai a farti una doccia –
Lui mi guarda sbigottito, poi alza un braccio e si annusa l’ ascella facendo una smorfia schifata.
- Uhm si è meglio.. – aggiunge poi, togliendosi la maglietta.
- C I A O H I R O T O ! ! ! – si, lo urlo!
Scappo a razzo fuori dalla porta facendo un frettoloso inchino alla signora, fuori da quella casa, lontano da quella visione paradisiaca quale il suo petto messo a nudo…NO! VIA! SCAPPIAMO!!!
Salgo in macchina e parto. Ho ancora stampata i testa l’ immagine della linea dei suoi pettorali e quelle dei suoi fianchi che vanno a nascondersi dentro i pantaloni…
…SPIGOLO!! HO BISOGNO DI TE!!!!

HIROTO:
Rimango li immobile. Maglietta in mano e testa da tutt’ altra parte, a qualche minuto fa.
Cavolo, che sfuriata.
Non l’ avevo mai visto in quel modo… così arrabbiato e in un certo senso frustrato… lui, che è sempre stato il più tranquillo e solitario…
Mamma mia, mi ha fatto uno strano effetto. Quelle parole che mi ha urlato contro hanno fatto davvero male… però cazzo se è la verità!
E poi quello sguardo con cui ha detto “… mica ti mangio…”… una parte della mia mente voleva rispondergli “ si che puoi” ma menomale mi sono fermato…e quel bacino sulla guancia…
MA CHE MI PRENDE??!?!!

Il puzzo emanato dalle mie ascelle mi desta dai pensieri: ho proprio bisogno di lavarmi!!
Mi dirigo in bagno, finisco di spogliarmi ed entrando nella doccia, un po’ infreddolito.
Lascio che l’ acqua calda accarezzi dolcemente ogni parte del mio corpicino, tirando un sospiro di sollievo. Sembra che tutta l’ ansia accumulata in questo periodo se ne stia magicamente andando… ma perché mi sento cos’ strano allora??
È come se qualcosa mi stuzzicasse ancora… ma stavolta non mi pare riguardi Saga… bensì Tora…
Tutta la rabbia che ha espresso poco fa mi ha fatto capire che lui stava male per me, si preoccupava…
Che dolce… O___O L’ HO VERAMENTE PENSATO?... OH MAMMINA SANTA, CHE CAZZO MI PRENDE STASERAAA…??
Finisco di sciacquarmi ed insaponarmi in un baleno, esco frettoloso scivolando sul tappetino e ritrovandomi a gambe all’ aria sul pavimento… AHIA, PORCA PALETTA!!
- Hirotino cosa era quel tonfo??!! – chiede mamma dal piano di sotto.
- Le mie chiappe per terra -.-‘ – rispondo dolorante.
- Tutto apposto? – chiede ridacchiando per la prima volta dopo tanti giorni…
Che bello risentirti ridere *_*
- Si si! È tutto integro e muscoloso!!... –
Scoppio in una grassa risata rendendomi conto di ciò che ho appena detto.
- … intendo il sedere, eh! – concludo scompisciandomi.
- AH! MENOMALE! – risponde lei scherzosa ed allontanandosi.
Mi metto l’ accappatoio e scendo le scale ancora sogghignando, mentre sento la TV accendersi su un film d’ azione… ma perché la roba inadatta la trovo solo io alla televisione??!!
Raggiungo mia madre in salotto e mi metto sul divano accanto a lei…
La guardo… non so da dove iniziare…
- … è tutto ok… - dice abbracciandomi forte – se non te la senti ancora, non sei obbligato a darmi spiegazioni… - conclude con una carezza sui capelli.
E rieccolo il potere intuitivo delle mamme! Dovrebbero scriverci un libro…
In quel momento la voce di Tora mi risuona nella testa: “ …parlane con tua madre… “.
Ha ragione, basta tenerla all’ oscuro di tutto.
- …mamma, io… - inizio impacciato - …d-devo dirti u-una cosa di me… che non sai… - NON OSO GUARDARLA! NO! MI VERGOGNO TROPPO!! >oo<
- dimmi pure – dice appoggiando la guancia sulla mia testa bassa. Sicuramente sente il mio imbarazzo.
- … i-io… f-forse ti chiederai come mai non porto una fidanzata in casa… - inizio impacciatissimo con le mani tremanti.
- Mh, l’ ho notato… - dice lei tranquilla.
- … b-bhe è perché… da qualche mese a questa parte ho avuto un rapporto burrascoso con una persona e… - ok, basta girarci intorno Hiro…fatti coraggio!!
- … un UOMO… ho capito di non essere attratto dalle donne… - finisco la frase velocemente e nascondo la testa nel colletto dell’ accappatoio…
Non voglio immaginarmi la sua espressione in questo momento… mi dispiace ç__ç…
- Si tratta del bel giovanotto di poco fa?... – chiede assolutamente serena.
- O________________________O… ma-mamma??!! – tiro fuori la testa e mi volto a guardarla stupefatto - … TI HO APPENA CONFESSATO LA MIA OMOSESSUALITà E TU S-SEI I-IMPASSIBILE!!...aspè… mica… MICA AVRAI INTUITO ANCHE QUESTO?!?! –
Mi guarda divertita facendomi poi la linguaccia .
- NO! NON. È. POSSIBILE!!!!! – la guardo a bocca storta spalancata e occhi sgranati.
OH SI… CI DEVONO ASSOLUTAMENTE SCRIVERE UN LIBRO!!
- Dai Hiro! Non fare questa faccia a facocero ! – dice trattenendo una risata al quanto energica, direi… - Si vedeva lontano un miglio! E poi ho trovato montagne di fumetti yaoi sotto il tuo letto U.U… a proposito, sono belli! Me li presti? –
- MAMMA!!! O_______________O – è una mia impressione o la faccia è in fiamme??! – Oddio che vergognaa!! – urlo affondando la testa nella stoffa del cuscino.
- Eddaiiiiiii! Non fare lo sciocco… - mi dice tirandomi un pizzicotto sul fianco.
- AHIA!! – urlo col sorriso sulle labbra.
Iniziamo una spietata lotta dei cuscini e la cosa continua per una bella mezz’ oretta. Mi sento così in pace con me stesso. Dio, che bello… grazie del consiglio Tora *_______*

- Comunque non era lui… quello con cui ho avuto la storia si chiama Saga… - rispondo in ritardo alla sua precedente domanda, mentre ci riposiamo sfiniti dalla battaglia appena terminata xD
- Strano… - dice sistemandosi i capelli scompigliati
- … perché “ strano “ ? – domando alzando la testa dalla sua spalla per guardarla
- … forse mi sbaglio… - dice con espressione invece sicurissima e guardandomi a sua volta - … ma non ti vedo così sereno e euforico da mesi…e guarda caso è la prima volta che quel bel tipo viene a casa nostra – conclude alzando le spalle
- Ma noooooo! Lui è il mio migliore amico! Quello a cui confidavo tuuutto tutto quando stavo male… Sai, stando con lui mi sento tranquillo, unico al mondo e poi… - continuo a parlare ininterrottamente guardando il soffitto e gesticolando con le mani, ignaro del sorrisetto furbo che mia madre ha stampato in faccia.
- … e dopo ogni volta che ci parlo sono felice… Anzi! Sono in ansia quando gli sto lontano o quando ero con l’ altro, oppure quando non sembra interessato ai miei problemi… apparte oggi che mi ha detto che sta male per me e io mi sono sentito benissimo perché finalmente so che conto per lui… e… - … mi blocco.
Mi alzo di scatto con espressione incredula. Mani nei capelli.
- O-ODDIO… - dico in un sussurro guardando un punto indefinito davanti a me, ripensando a tutto ciò che ho passato negli ultimi mesi.
- Si? – dice mamma con un falso tono di sorpresa. Forse… anzi, sicuramente ha già intuito tutto da un po’.
Mi volto lentamente per guardarla mentre le braccia ricadono sui fianchi mollando la presa.
Che stupido. Stupido e ancora stupido!!
- Ho frainteso tutto… - parlo scuotendo la testa piano e tornando a guardare davanti a me. – Non era per Saga che stavo male ma per il fatto che Tora sembrava impassibile al mio dolore. Usavo inconsciamente la situazione per farmi notare da lui… -
Abbasso la testa. Ora capisco perché mi sentivo così diverso dopo la sfuriata di prima: finalmente avevo capito che a lui importava.
Anche quando aveva detto “ … perché io ti…”fermandosi, una parte di me sperava che continuasse con “TI AMO”… ma non è stato così…
Cavolo. Adesso è tutto chiaro… ma sono certo che lui non provi niente per me.
- Piccolo… - la mamma mi risveglia dai ragione manti
- … e-eh?... – dico un po’ disorientato
Sorride.
- Vai a dormire, sono le 2.40… è tardi e io sono stanca – dice dolcemente, alzandosi dal divano. – Domani starai meglio e se vuoi ne riparliamo… poi torna papà dal suo viaggio di lavoro in Cina! Non vorrai mica presentarti come uno zombie! –
- Già! Papà! – esclamo – Lui…l-lui non sa n-niente di tutto ciò! Oh cazzo... che penserà??!! – aggiungo col panico nella voce
- Tranquillo… col tempo gliene parlerai... – risponde lei poggiando le sue mani sulle mie spalle - … adesso va a letto che ne hai bisogno… -
Mi bacia sulla fronte e si avvia verso le scale, seguita da me.
- Ti voglio bene, ricordatelo sempre – dice guardandomi prima di entrare nella sua stanza e chiudere la porta.
- Ti amo… - rispondo con un sussurro.
Si, perché mia madre è l’ unica donna a cui potrò dirlo in tutta la mia vita, senza fingere. Perché è speciale.
Entro in camera e mi butto sul letto, sospirando.
Quel blocco insopportabile al petto è sparito, ora che ho capito tutto. Se solo l’ avessi intuito prima… me tapino -.-‘…
Chiudo gli occhi abbracciando il cuscino e mettendomi in posizione fetale: la mia preferita mentre aspetto che il sonno si impadronisca dei miei sensi…

“ …Ho il fiatone. Corro, corro e corro… ma verso cosa? O chi?
La realtà è sballata come se fossi in un sogno… o forse sto davvero sognando?
Non lo so, so solo che se non corro mi sentirò morire. Devo accelerare…
Sono in un corridoio con pareti bianche e sopra di me il buio più totale. Non vedo il soffitto, ma la luce è psichedelica.
Le porte che sfrecciano ai miei lati hanno al loro interno scene di me e Saga insieme.
È diventato tutto buio.
Che sta succedendo? Ho paura.
A un certo punto percepisco una presenza accanto a me… ma non sono più spaventato.
Sono tranquillo.
La voce incazzata di Tora rimbomba improvvisamente da ogni parte della stanza ripetendo le stesse parole che mi aveva urlato quella sera.
Sento mille lame trafiggermi il petto… ma sono ancora tranquillo. Accanto a me c è ancora qualcuno. Ma chi è?
Appena la voce tace torna la luce, ora più naturale però.
Mi volto verso la persona che prima sentivo accanto a me, ma non c è più…
Stavolta non sono io quello che corre: sono le pareti che si muovono e io le guardo, fermo dove sono.
Dove prima c’ erano immagini di me e Saga…adesso c è Tora.
Tutti i momenti passati con lui… “


spero per ora vi piaccia ^__________________^
 
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R a i n b o w ~
view post Posted on 11/2/2009, 15:12




Tora col crampo al piede x°° Pooovero piccolo ù_u A me piace U_U
 
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mygoodblood
view post Posted on 11/2/2009, 15:35




*_____* vedo la mia creatura anche qui!!!! *è felice* stiamo iniziando il terzo capitolo...*____*

sono contenta che ti piaccia<3<3
 
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mygoodblood
view post Posted on 22/3/2009, 18:19




TORA

DRIIIIIIIIIIIIIIIIN !!
Oh no…che c’è? Chi sei? Che vuoi? lasciami dormire ancora un po’…
DRIIN! – DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!! – DRIIIIIIIIIIIIIN!
Alzo gli occhi al cielo sconfitto e mi volto a cercare il cellulare sul comodino, ma non faccio in tempo ad allungare la mano che quell’aggeggio infernale smette di fare baccano.
“ Mh…bravo…vedo che hai capito! “ u__u” perché è importante parlare col cellulare eh, poverino sennò poi si sente solo…
mi rigiro nuovamente massaggiandomi la testa che mi duole come se l’avessi sbattuta ripetutamente contro qualcosa…ah già…è due sere di fila che mi sfogo col mio amico spigolo…il che spiega anche il bernoccolo che mi pulsa sopra la tempia sinistra….eeeeeh! però se non ci fosse stato lui a tenermi…molto probabilmente sarei tornato indietro per fare la doccia con Pon ù_ù.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!
A rieccolo! Via su, rispondiamo! tanto ormai mi son svegliato.
Afferro il cellulare che starnazza allegramente la sua suoneria di merda (devo ricordarmi di cambiarla u.u ) e sbiascico un “pronto” degno di uno zombie con l’emorroidi al mio interlocutore.
“…Tora? Ohi, sono Saga…” la sua voce mi riporta sul pianeta terra alla velocità della luce. Sbatto gli occhi un paio di volte e mi rendo conto di essere perfettamente sveglio e lucido. “ …ciao…” rispondo, con tono piatto. Boia deh, che gioia che ci metto quando voglio….
“ehm…senti, io ho bisogno di parlare con te. Posso venire diciamo…subito? “ mi chiede apprensivo.
Ueh, ma qui fra tutti mi avete scambiato per uno psicanalista??
“…mmm si ok, va bene….” Mi alzo lentamente fino a portarmi seduto sul letto, dalla vita in giù il piumone ancora mi avvolge.
“dato che mi stò alzando adesso…passi da me per fare colazione? “ chiedo liberandomi dalle lenzuola e alzandomi.
“si ok…arrivo! “ conclude sbrigativo.
“…ok….” Rispondo al vuoto, dato che ha già chiuso la comunicazione.
Guardo per un secondo il cellulare e poi lo butto sul letto sfatto avviandomi in cucina in canottiera e pantaloncini nonostante l’aria fresca mattutina mi procuri qualche brivido. Preparo una colazione veloce e, mentre il latte è sul fuoco, mi vesto in fretta e furia afferrando le prime cose che trovo nell’armadio a muro.
Appena finisco di sistemarmi una felpa degli H.I.M addosso, il campanello incomincia a suonare insistentemente. Mi avvio all’ingresso e schiaccio il bottone del ricevitore per aprire il portone della palazzina senza neanche chiedere chi è. Torno in cucina e metto sul tavolo due tazze, un paio di confezioni di biscotti e il latte fumante; appena sento un rumore di passi sul pianerottolo, torno davanti la porta a ricevere il mio ospite e, nell’esatto istante in cui il suono dei passi termina la, apro ritrovandomi davanti Saga, il suo dito pronto sul campanello, che mi sorride cordialmente.
“ che tempestività!” mi dice gentile.
Sorrido di rimando e mi rilasso un po’ di più notando che l’alone nero che gli contornava l’occhio sinistro fino a pochi giorni fa è praticamente scomparso.
“ vieni accomodati, è pronta la colazione!” Dico facendomi da parte per farlo passare. “grazie !” mi risponde superandomi e togliendosi le scarpe.
Ci avviamo in cucina e, mentre lui si siede al tavolo e comincia a servirsi, io rimango in piedi davanti a lui appoggiato al piano libero del cucinotto e mi gusto con calma il sapore caldo e dolce del latte, inzuppando di tanto in tanto un biscotto al cioccolato. Ce ne stiamo in silenzio per qualche minuto, poi Saga decide di avviare la conversazione.
“ ehm…” si schiarisce la voce “…hai sentito o visto Hiroto ultimamente? “ mi domanda un po’ titubante, gli occhi incollati sulla tazza che tiene in mano.
Oh mica ti mangio se mi guardi eh!…ah già…l’ultima volta che abbiamo affrontato l’argomento ‘ Hiroto’ l’ho steso con un pugno, logico che ci vada cauto.
“…si, sono stato a casa sua due sere fa” rispondo fissandolo e bevendo un altro sorso di latte.
“ e…come ti è sembrato?…sta bene? “ pare prendere coraggio e alza la testa guardandomi finalmente negli occhi.
“…è ancora più scheletrico di prima, con due borse sotto agli occhi che paiono valigie e puzza come una discarica…” se proprio voglio farlo sentire un MINIMO in colpa per come lo ha trattato direi che è bene dirgli le cose come stanno. “ spero si sia fatto la doccia dopo che me ne sono andato…” aggiungo arrossendo un po’ ricordando che sono scappato di corsa non appena aveva iniziato a spogliarmisi davanti.
“…merda…” Saga si prende la testa tra le mani appoggiandosi coi gomiti sul tavolo. “ io…sono stato un idiota…” continua a dire a voce bassa come se parlasse a se stesso.
Eh ma và! Non me n’ero accorto io che sei stato un idiota!
“ io pensavo che anche per lui fosse un gioco…non sapevo che fosse così…così preso da me…” continua facendo riemergere il viso da dietro le mani e tirandosi indietro i capelli, sul volto un espressione di sincero dispiacere e rimorso.
“ non l’avrei neanche iniziata questa…’COSA’, perché non era STORIA la nostra era un semplice gioco…” si morde il labbro irritato “ o almeno lo era per me, non per lui…ma come diavolo ho fatto a non accorgermene??”
“ E’ quello che mi sono sempre chiesto anche io” … OOOPS. L’ho detto?…MERDA! io volevo soltanto pensarlo!
“come?” Saga pare non avermi sentito, ma a questo punto…
“..io..mi sono sempre chiesto come facevi a non accorgertene”
“ ma tu eri al corrente…?” mi guarda sbalordito. Evidentemente pensava di aver fatto la cosa con discrezione e che nessuno si fosse accorto di nulla, ma ormai anche Nao e Shou avevano smesso di chiedermi dove sparissero sempre dopo i live. E io smesso di rispondergli. In quei momenti non ero mai cosciente di dove fossi, per quanto mi facesse male non potevo altro che pensare che per una volta avrei voluto anche io prendere Hiroto e farlo mio in uno di quei bagni, sentire che mi apparteneva…ma se l’avessi preso con la forza gli avrei fatto solo del male, non gli avrei mai dimostrato il mio amore.
“….Hiroto mi usava un po’ come ‘diario segreto’ “ rispondo a occhi bassi, la voce ridotta ad un sussurro, in mente le immagini di quei momenti a mio parere strazianti.
“..oh, ecco perfetto..” dice lui congiungendo le mani” e hai saputo anche dell’ultima volta? Per questo mi hai picchiato? “ mi guarda serio mentre espone l’ultima, lo so , e spinosa domanda.
“ no...lui non mi aveva ancora detto niente a dire il vero” non so perché ma l’angolo sinistro della mia bocca si tira fino a farmi sorridere imbarazzato prima di aggiungere : “ l’ho visto entrare nel camerino col viso straziato dalle lacrime per l’ennesima volta…sapevo che doveva essere successo qualcosa con te, anche se non sapevo cosa, e…non ci ho visto più” scuoto la testa arrossendo e guardandomi i piedi.
…non voglio più fare finta di niente, non voglio più essere l’amico invisibile…
“…perché…” aggiungo sollevando il viso fino ad incontrare il suo sguardo indagatore “ perché mi ero stufato di vederti approfittarne così, anche se non eri cosciente del fatto che gli stavi facendo del male, io non volevo che la cosa continuasse…ero arrabbiato…anzi…incazzato nero con te…” mi fermo un attimo a studiarlo per vedere se era già arrivato da solo a trarre le conclusioni del mio discorso.
“…e mi hai picchiato perché eri arrabbiato…ma dirmelo no? Non potevi?”
Oh ragazzi, ma questo qua è più duro del marmo eh…
“ Saga…ma te sei nato da un blocco di marmo per caso? “ esprimo il mio pensiero sbuffando.
“ bhe…lo dicono tutti che la mia bellezza è statuaria…” . “ NO ,NON IN QUEL SENSO” lo interrompo sospirando “ ARRIVACI, CAZZO! Ma perché me lo devi far dire per forza ad alta voce??”
penso di star cambiando un colore al secondo mentre perlustro la stanza evitando lo sguardo a pesce lesso di Saga che in ‘ste cose non ci capisce proprio una sega…
“ i-io…” porca paletta, dillo! “io…sono INNAMORATO DI HIROTO!”
per un attimo mi pare di sentire l’eco delle mie parole tanto è il silenzio che regna nella stanza. Poi Saga finalmente reagisce : gli occhi si spalancano e la mascella cala fino al ripiano del tavolo.
“ io…” comincia dopo qualche minuto imbarazzato di silenzio” io…ho bisogno di una boccata d’aria” dice alzandosi e dirigendosi verso la finestra.
“Usciamo? “ propongo allontanandomi dal bancone del cucinotto. Saga, senza fermarsi, fa dietrofront e si dirige verso la porta dell’appartamento, le mani tese in avanti, la bocca sempre aperta.
Dio mio! C’è proprio rimasto! Ma che ci sarà di male io dico…mica ho confessato un omicidio eh!
Mi infilo la giacca e controllo di aver preso le chiavi e il cellulare prima di seguirlo fuori dall’appartamento e chiudere la porta. “ dove si potrebbe andare?” chiedo per scuoterlo un po’.
Si volta e mi risponde sbloccando finalmente la mascella : “ ehm…rifugiamoci in un centro commerciale vai…devo…devo fare un regalo a quella ragazza…dell’altra sera…insomma…il motivo per cui mi hai picchiato, hai capito no?”
“ah.. si…bhe andiamo a piedi ok?” dico avviandomi per le scale senza degnare di uno sguardo l’ascensore. “ perfetto mi ci vuole un po’ d’aria! “ annuisce facendomisi accanto.
Quando mettiamo piede fuori dal palazzo raggeliamo dalla punta del piede coperto da tre paia di calzini alla punta del naso. Ci incamminiamo a passo svelto lungo il marciapiede, soffermandoci di tanto in tanto a guardare qualche vetrina per poi proseguire. Dopo pochi minuti adocchiamo l’entrata di un grande centro commerciale ed entriamo.
“brr! Mamma mia sono congelato!” Saga le mani sfregandole mentre si dirige deciso verso le scale mobili per accedere al reparto degli indumenti femminili.
“ allora…come l’hai conosciuta la tipa? “ chiedo curioso mentre montiamo.
“ bhe…si è avvicinata lei mentre stavo facendo un passeggiata in centro” comincia” mi ha chiesto se ero proprio io Saga…sai le solite cose…però poi si è dimostrata una ragazza molto educata e gentile e mi ha fatto compagnia per il resto del pomeriggio…” continua vivace “ è una bella ragazza! Un po’ misteriosa, si è tenuta molto sulle sue e mi ha incuriosito…” aggiunge voltandosi per scendere dalla scala mobile.
“bhe…quindi l’hai invitata a uscire con te per conoscerla meglio?” domanda cretina eh., ma in questo momento il mio cervello fantastica e mi fa immaginare passeggiate al tramonto nel parco, mano nella mano con Hiro………..
“…e alla fine abbiamo deciso per stasera!” Saga conclude un discorso che non avevo manco sentito iniziare, ma ho afferrato il concetto : deve scegliere un regalo e vuole un parere costruttivo.
“ Oh! guarda quel vestito! Non è carino?” mi chiede tutt’a un tratto. Alzo gli occhi e mi trovo davanti un vestito marrone lungo fin sotto il ginocchio, pieno di trine e pizzi con dei fiocchi spropositati color giallo canarino.
“ O.O”…qu-questo?” chiedo incredulo : no lui…non può avere certi gusti! Cioè…quel vestito andava di moda ai tempi della mia trisavola!
“mah…magari…insomma, forse se lo metteva mia nonna…”…e il che è probabile =.=” “ non c’è un qualcosa di più semplice…?” dico perlustrando il piano alla ricerca di una maglietta colorata o di un accessorio carino. “ Oh! Si,si guarda questa!” mi trascina dall’altra parte del reparto e mi sventola davanti una “ cosa” che ricorda vagamente una camicia da notte del 1° secolo avanti Cristo con sopra delle ranocchiette che mandano i baci.
“…Saga…ma che gusti di MERDA hai??!” lo guardo con gli occhi sgranati : lui è sempre così impeccabile, elegante ma semplice….” Ma secondo te ora lei va in giro con una maglia piena di ranocchie che mandano i bacini?? Quanti anni ha, 10??” dico strappandogli di mano la maglietta e rimettendola al suo posto.
“uhm…” abbassa lo sguardo sconfitto “forse hai ragione…troppo infantile…magari…” afferma tornando a squadrare i ripiani.
-.-“ oh ma questo è talmente cotto che gli si è arrostito il cervello.
E mentre guardo inorridito l’ennesimo capo che mi propina (un vestito color lavanda a pois verde oliva e con le balze gialle), il cellulare prende a squillarmi nella tasca dei jeans; lo prendo e guardo lo schermo. Per un secondo penso di aver sentito le braccia cadermi assieme alla mascella e ai bulbi oculari, per poi riprendermi e guardare Saga con espressione da perfetto imbecille : E’ Hiroto.
“ Sa...Saga….” dico lentamente “ Uhm, si lo so, troppo sobrio hai ragione…” lui continua a blaterare da solo quando lo interrompo “sagasagasagasagaSAGA! AIUTO! “ urlo.
Si gira spaventato a guardarmi, poi un po’ perplesso aggiunge : “ ma…se devi andare in bagno vai…” dice osservando la mia posa poco naturale : braccia e gambe praticamente annodate come gli occhi che fissano ancora il cellulare.
“nonononoNO! Non hai capito! Hiroto mi sta chiamando!” dico saltellando come una scimmia impazzita.
“ E TU RISPONDI, NO! “ mi dice lui fissandomi sbalordito.
“ma tu NON CAPISCI! L’ultima volta che sono andato a casa sua ha detto che mi avrebbe richiamato per invitarmi a prendere un the assieme alla sua famiglia! ma dico ti immagini? Prendere un the con i suoi<3! ODDIO mi sembra di essere il fidanzatino che va a chiedere ai genitori della sua ragazza il permesso di sposarla!” -.-“ ok…sono completamente partito di cervello…
“ =_=’ idiota devi andare SOLO, e sottolineo SOLO, a prendere un the…………” mi dice bloccandomi dato che stavo ancora saltellando.E fissandomi negli occhi aggiunge : “ORA tu prendi il cellulare e lo richiami” non mi ero nemmeno accorto che la telefonata era finita. I miei occhi si spalancano increduli : PANICO.
“…subito!!” aggiunge scrollandomi le spalle. Ok…allora…onde evitare figure di merda ricordiamoci che io sono Tora, lui Hiroto, che ho visto la chiamata e…e?? che?…boh…premo con lentezza esasperante i tasti che compongono il suo numero e lo chiamo.
Ok. Sta squillando. Dio, ti prego…fa che sia in bagno e che gli caschi il telefono nel cesso….ti pre-
“pronto? Tora? “ la sua voce affaticata interrompe le mie inutili preghiere.
“…No, cioè sì! Sono io….” Panicopanicopanicopanicopanico…..
 
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MYVVOlover
view post Posted on 22/3/2009, 19:38




HIROTO:

- Non rispondere… non rispondere… - dico ripetutamente mentre il telefono squilla. – Ti prego fa che sia in bagno e che caschi il telefono nel cesso!!... -… si, sono nervoso si vede????!!
- Ma come “ non rispondere” ?? Che lo chiami a fare allora IDIOTA!! – dice la mamma seduta la mio fianco. In trepidazione quanto me.
- NON LO SO! CIOE’ VOGLIO CHE RISPONDA MA SE NON RISPONDE E’ MEGLIO PERCHE’ MI BLOCCO!.. PERO’ NON VOGLIO CHE NON RISPONDA E… -. Ad un certo punto sento partire la segreteria telefonica dall’ altra parte della cornetta. Mi volto verso mia madre col broncio. – ... non ha risposto… - dico mugolante.
- ECCO! CONTENTO ORA?! TI SEI PORTATO SFIGA DA SOLO! – sclera lei battendo il pugno sul tavolo davanti a noi e guardandomi con tanto di occhio psyco.
Ritorno a guardare il cellulare… UFFA!! Magari gli è veramente caduto nel watercome speravo…
Mia madre fa per alzarsi dalla sedia diretta verso i fornelli ancora brontolando sottovoce, quando uno squillo proveniente dal mio telefono la fa tornare indietro scaraventandosi addosso a me.
Ho gli occhi chiusi strizzati e tengo il coso squillante in mano manco fosse un pezzo di cacca puzzolente
- E’ LUI! E’ LUI! KYAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!! – mi urla all’ orecchio china su di me, saltellando come una ragazzina.
Appena sento le sue parole, o meglio i suoi strilli, spalanco gli occhi e inizio a saltare seduto.
Sembriamo due idioti.
Dall’ agitazione il telefono mi scivola di mano andando a finire sotto il tavolo.
- MARIANNA CAMPAGNOLA, NOOOOO!!!! – sbraito anche l’ anima precipitandomi dietro ad esso, picchiando una chiorbata atroce contro il legno duro.
Lo afferro e senza ripensarci due volte rispondo… con la mano premuta contro il punto in cui ho battuto che pulsa a 5000.
- Pronto? Tora? – dico col fiatone, un po’ per l’ agitazione e un po’ per reprimere le urla di dolore.
- No… cioè, si! Sono io… - risponde in modo strano.
- … eehm… ciao… - dico dondolandomi seduto per terra, felice di sentire la sua voce. Non faccio nemmeno più caso al dolore alla fronte.
La mamma mi fa capire a gesti di mettere il vivavoce così che mi possa aiutare in caso mi bloccassi.
La accontento subito perché SO che SUCCEDERà!!
- Scusa se prima non ho risposto… avevo… uhm… - lo sento un po’ indugiare - …cosa avevo ??!... – prosegue a bassa voce. Ma con chi parla??!!
- … Tora ma… lo-lo stai chiedendo a me? E che ne so che avevi!!?? – non sto capendo un’ emerita peppa della situazione.
- …eh. EH?! AH! SI!..CIOE’ NO!!!... ehm… - risponde tutto sconfusionato - .. avevo.. avevo.. AH! SI! AVEVO IL CELLULARE SILENZIOSO!!! EH EH EH ! L’ HO DETTO! - …
Ma ‘sto ragazzo che droghe usa? O__O
Mi volto verso mia madre in cerca di una spiegazione, ma dalla sua espressione sembra che si stia chiedendo la stessa cosa…
- Ah… ho capito. – mento alla grande.
- Ehm, allora… - prosegue lui con la voce incerta.
Queste parole mi riportano alla realtà e al “ perché l’ avevo chiamato”.
. Ah, si… volevo saperee… - mi blocco. Ecco, lo sapevo!!!
Chiedo aiuto con lo sguardo a mia madre che corre subito in soccorso sussurrando “ S-E V-E-N-I-V-I A C-A-S-A C-A-S-A M-I-A A P-R-E-N-D-E-R-E U-N T-H-E’ “.
Ripeto parola per parola ciò che mi è stato suggerito… anche se in modo più balbettante e pieno di panico per la risposta che avrei ricevuto di li a poco.
- … … … - dallì altra parte della cornetta sento solamente il parlottare delle persone in sottofondo e due voci più vicine che bisticciano sottovoce O__O…
Tora è come morto.
- Ohi? Ci sei? – chiedo iniziando a preoccuparmi seriamente per la situazione delle cellule celebrali di quest’ individuo… -.-‘
- … cosa dico ??????!!!!!!! – lo sento sussurrare in tono disperato di nuovo a non so chi…
Vedo la mamma assumere la sua classica espressione di quando ha capito qualcosa… beata lei, perché io sono in confusione!!
- OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOK!!! – risponde lui urlando tutt’ a un tratto facendomi quasi paura. – q-q-quando? – continua a voce più bassa. Forse anche lui si è accorto dell’ urlo tirato poco prima.
- Eeeeehm… - ammazzo l’ attesa mentre chiedo di nuovo aiuto per i suggerimenti-anti-blocco. - .. eeeh.. g-g-giovedì pomeriggio alle quattro?! – meglio non subito. Prima ho bisogno di due giorni di preparazione celebrale!!
- OK! BENISSIMO! – risponde. Stavolta più spontaneo e tranquillo.
- Va bene… allora… a-a giovedì! – dico io contento come una pasqua.
- Ci sarò… -. Sembra sereno ^_______^
- Ciao Torashi… - lo saluto col sorrisetto ebete in faccia.
- … ciao Hirotino… - risponde lui, staccando poi la conversazione.
Lentamente scosto il telefono dall’ orecchio pigiando il pulsantino rosso.
Tiro un sospiro di sollievo sia per il fatto che questa imbarazzante telefonata è finita sia perché ora so che tornerà a casa mia *__________*
Sicuramente per lui sarà solo un thè a casa di un amico, forse no… ma lo rivedrò presto.
Chissà che effetto strano mi farà… d’ altronde è la prima volta che lo vedo da quando è realmente capito come stanno le cose…
Esco finalmente da sotto il tavolo, mi alzo pulendomi i pantaloncini e sospirando di nuovo.
Sto ancora fissando il cellulare.
- Contento? Visto, è andato tutto bene..? . chiede la mamma.
- Si, contentissimo! Grazie per i suggerimenti!! Mi sono bloccato spesso… - rispondo con una smorfia di imbarazzo al ricordo.
- … beh, ma a quanto pare non eri l’ unico a bloccarti e chiedere suggerimenti- dice lei voltandosi e mettendosi all’ opera per preparare il pranzo.
- … eh? – cosa intenderà? Oddio… non sarà mica … -… aspè ma secondo te perché?? Io l ho sentito un po’ strano… ci… ci sta che l’ avessi disturbato e… e… oddio non volevo disturbarlo! – inizio a farmi paranoie sul COME, QUANDO e PERCHE’ della situazione. - … perché era così strano ???!!!! - .
La mamma non risponde. Rimane li a cucinare e fischiettare…
- DAI, MAMMAAAAAAAAA!!!!!!!!!! – urlo mugolando.
- Forse è meglio se apparecchi, fra poco arriva papà e sicuramente sarà affamato… poi ha ancora il jet-leg da ieri… è stressantissimo poverino!! – dice lei come se non avessi mai sclerato.
- Uff… va bene… - rispondo abbattuto sbuffando e voltandomi.
Adesso ho questo dubbio che mi frulla per la testa.
Forse ho capito male: forse lui non voleva parlare con me in quel momento ed era distratto da qualcos’ altro… speriamo che quell’ OK sia sincero e non solo per farmi contento…
Continuo ad apparecchiare la tavola immerso nei miei pensieri quando la porta d’ ingresso si apre.
- Sono io!! – mio padre reclama la sua presenza. E chi altro doveva essere scusa? xDD
Ci raggiunge in cucina, da un bacio alla mamma e poggia una mano sulla mia spalla.
- … tutto bene? – chiede notando il nostro silenzio.
- Mh…- mugolo io simulando indifferenza.
Dopo qualche secondo chiede sottovoce alla mamma cosa è successo stamani.
- … tante belle cose, amore – risponde lei rubandogli un altro bacio.


“ HEY!! SVEGLIATI PIGRONE!!!! DRIN DRON DRAAAAAN!!! BUAHAHUAHAUHAUHUAUA!!!!!!!!”
La sveglia sul mio comodino inizia la solita cantilena mattutina che, le prime due settimane che l’ avevo, era divertente… ma dopo sei mesi non ne puoi più!!
La cosa buona è che stamani non mi ha fatto saltare in aria come al solito… perché?! Beh perché semplicemente STANOTTE NON HO CHIUSO OCCHIO PER L’ ANSIA!
È arrivato il giorno… sono le 10 e 15… alle quattro arriva LUI.
5 ore e 45 per prepararmi…
Mi metto a sedere sul letto con le gambe incrociate guardando un punto fisso davanti a me: perché sono così nervoso? Dopotutto non è la prima volta che lo vedo… sono anni che ci suono insieme… non è cambiato niente! Beh apparte il fatto che ho capito di essere cotto perso di lui… “ innamorato” è ancora una parolona… ma manca poco!
Tiro indietro la testa sospirando e chiudendo gli occhi…
CHE BELLO. Non c è più quel senso di disagio che mi ha accompagnato per mesi: un vero sollievo.
Credo che lui non provi qualcosa per me, ma so che mi vuole tanto bene. Ogni volta che ne avevo bisogno era li, accanto a me, a consolarmi e donarmi qual sorriso che, anche se per poco, mi dava il paradiso.
Scendo dal letto dopo qualche minuto di gingilla menti vari. La casa è calda e accogliente nonostante fuori stia nevicando. Decido comunque di vestirmi più pesante. Non voglio ammalarmi proprio oggi!!!
Guardo l’ orologio: 5 ore e mezzo… devo fare colazione, la doccia, vestirmi e prepararmi psicologicamente… il che mi impiegherà all’ incirca due ore xDD… ce la posso fare è.é9
Apro la porta e mi avvio al piano di sotto, in cucina. Non c è nessuno, sicuramente papà è al lavoro e la mamma da qualche amica. Meglio; mi concentro meglio quando sono solo.
5 e 25… cinque minuti in meno d’ attesa… cazzo ma io non sono mai stato così ansioso sugli orari!! Devo darmi una calmata, per la miseria!!
Metto a scaldare il latte nel pentolino e mentre aspetto apparecchio la tavola e doso lo zucchero e il cacao da mettere nella tazza.
Inesorabilmente il mio sguardo va al grande orologio a muro sopra la porta… BASTA!!! Finchè non esco dalla doccia non lo guardo più!!
Per tutto il resto della colazione mantengo la promessa, ma è dura fare finta di niente quando l’ ansia sale ogni secondo che passa.
Lavo la roba che ho usato per mangiare e salgo al piano di sopra per farmi quella tanto attesa doccia.
Mentre mi levo i pantaloni guardo il mio riflesso allo specchio: ho delle occhiaie che farebbero invidia alla famiglia Adams!!
Distolgo lo sguardo sperando che Tora non se ne accorga più di tanto. Finisco di spogliarmi e mi fiondo nella doccia facendo un mix di tutti i bagnoschiuma presenti, così che possa compensare il puzzo che emanavo qualche giorno fa.
Dopo una mezz’ ora di insapona menti vari e relax chiudo l’ acqua e mi avvolgo nell’ accappatoio prima di uscire… SONO FREDDOLOSO IO >oo<
Non faccio in tempo a mettere un piede fuori che vado subito a controllare quanto manca.
4 e 35.. mh… pensavo peggio! Forse non sono poi così disperato!
Mi asciugo i capelli ancora in accappatoio, facendogli una piega più ordinata del solito… forse anche troppo sembro uno straccio per pulire!!! Mi arruffo un po’ così da dargli un aria più naturale, dopodiché vado in camera per vestirmi.
Appena entro noto una cosa a cui stamani, a causa del rincoglionimento, non avevo fatto caso : LA STANZA E’ UN MACELLO!!!
Vabè lo era anche l’ ultima volta ma adesso è il doppio!
Indosso in fretta e furia i miei jeans preferiti che mi fanno un culo da favola e una semplice felpa nera con cappuccio e inizio a rimettere a posto la discarica che è camera mia.

Non so quanto tempo sia passato… fra riordinare, fare pause leggendo fumetti che non trovavo da mesi e fumar sigarette il tempo sembra volato… ho pure saltato il pranzo e non sento la fame…
Beh almeno mi sono un po’ distratto…
UN PO’???!!! Cavolo mancano solo 45 minuti!! Sono passate tre ore e tre quarti dall’ ultima controllata O_____O
Corro alla finestra . Non so nemmeno per cosa…
Vedo che ha smesso di nevicare e il manto bianco a ricoperto tutto rendendolo quasi incantato.
Mi accorgo delle auto dei miei nel vialetto… ero così assorto che non mi sono nemmeno reso conto del loro rientro.
Tento di ammazzare il tempo restante ascoltando un po’ di musica sdraiato per terra… sembrerà strano ma ci sto da favola! u.u
I minuti sembrano diventare ore a differenza di prima… dieci minuti sembrano venti e la cosa mi agita ancora di più!
Continuo imperterrito ad “ ascoltare” il cd… “ ascoltare” perché dall’ ansia non mi sono nemmeno accorto che una canzone si è incantata in un punto da cinque minuti buoni xD
Decido di spendere e fumarmi un’ altra sigaretta… faccio per prendere l’ accendino in tasca… ma… ECCOLO: il suono che da stamani sto bramando ha finalmente raggiunto le mie orecchie… un’ auto sta entrando nel vialetto, muovendo la ghiaia.
E’ lui.
E’ arrivato.
E’ QUI! Un intero pomeriggio per me *_________*
Decido però di non fiondarmi subito alla porta sennò sembrerebbe che lo aspetto da ore… che è la pura verità.
Scendo le scale e mi piazzo davanti alla porta con la mano sulla maniglia aspettando che arrivi sul pianerottolo e suoni il campanello.
Lo sento. Si sta avvicinando. Si sta fermando e…
“ DRIIIIIIIIIIIN”!
Ok… che faccio? Apro subito? No, forse è meglio di no… arretro di qualche passo così da dare l’ idea che stia veramente arrivando da un’ altra stanza…
E ora? Aspetto? No.. ora… però è presto… e…
“DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNN”!!!!!!!
OK OK ADESSO!!!
Mi precipito ad aprire la porta e alzo lo sguardo, andando a cercare quei due occhioni da felino che farebbero impazzire chiunque.
Eccoli, sono li…
- Ciao Hiro… - dice lui fissandomi e sorridendo.
- C-ciao Tora… - risaluto pregando Dio di non arrossire.
Oddio che effetto vederlo dopo… l’ ultima volta.
Mi faccio da parte non distogliendo lo sguardo dal suo… lui fa lo stesso, con un espressione intensa.
Una volta in casa si toglie le scarpe e la giacca. Li prendo entrambi e li metto nel sottoscala in corridoio.
Quando torno nell’ ingresso vedo lui che cordialmente saluta i miei inchinandosi. Mi fermo sulla soglia della porta a guardarlo… che bello che è. *________*
- Noi andiamo, eh ^.^- dice la mamma con uno sguardo eloquente verso di me.
- COME SCUSA?! – esclamiamo in coro io e mio padre.
Tora ci guarda con un aria interrogativa ma resta in silenzio.
OH. NO.
- M-mamma? DOVE. CREDI. DI. ANDARE? ! ? ! – chiedo con falsa aria noncurante, ma i miei occhi lanciano saette.
- A fare un giro in auto! Amo la neve tuo padre mi ha promesso una girata! – dice mettendosi il giacchetto.
- Io?! – mio padre la guarda con aria di chi ha perso qualche passo del discorso…
- A più tardi ^______________^ - dice lei come se suo marito non avesse aperto bocca. Si vede lontanto un miglio che si sta trattenendo da una grassa risata.
Esce con mio padre ancora in confusione e non fa in tempo a chiudersi la porta alle spalle che, appunto, inizia a scompisciarsi.
Le sue risa risuonano nel silenzio imbarazzante che si è formato dentro casa.
Ma te guarda un po’!! Prima dice che rimane ad aiutarmi e poi se la svigna!! MAMMA INGRATA U.U… e ora?!
Scruto con la coda dell’ occhio Tora, con la testa ancora rivolta verso la porta d’ ingresso alla mia destra.
Anche lui mi sta guardando allo stesso modo xD
Scoppiamo a ridere un po’ per l’ imbarazzo, un po’ per la tensione che se ne va lasciando spazio alla gioia più grande: è qui con me *______*
- Beh… - dice lui con aria serena ancora fissandomi, un po’ colorito in volto.- Allora… s-siamo soli fino a stasera … - prosegue facendo un passo verso di me.
Mi avvicino a mia volta e ci abbracciamo forte.
Ancora fra le sue braccia, alzo la testa per guardarlo da vicino.
Lui alza la sua che aveva appoggiata alla mia spalla e ci fissiamo per non so quanto … il tempo sembra fermarsi nei suoi occhi.
- Gia… soli.- .



ecco la seconda parte ^^

enjoy!
 
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MYVVOlover
view post Posted on 1/4/2009, 19:48




4 e penultimo capitolo ^^


TORA

Ok… adesso posso anche morire felice *________*
Cioè… sono qui abbracciato ad Hiro che mi stringe forte…
I suoi genitori si sono dileguati appena mi hanno visto e anche Hiro sembrava sconvolto da questa loro uscita xD
Uhm… ma sua madre mi ha lanciato una strana occhiata appena mi ha visto… sembrava sapesse.
Forse lui gliene ha parlato e lei ha intuito tutto O___O… che donna sveglia U.U
Vabè l’ importante ora è che sono qui con lui <3
Non vorrei più lasciarlo, solo rimanere così… sentire le sue braccia che mi avvolgono i fianchi, i suoi capelli che mi solleticano il naso, il suo respiro che mi scalda il petto…
- Ehm… Tora?... – la sua vociona rimbomba contro il mio torace facendomi venire dei piccoli brividi dove le sue labbra hanno sfiorato la mia pelle.
- …eh?... – dico, rintronato come non mai in vita mia.
- STO SOFFOCANDO! – esclama mettendo le mani avanti e spingendo per riuscire a scostare il viso dalla mia maglia.
- OOOOOPS!!! SCUSA! – salto praticamente in aria mollando la presa.
Oddio, gli avrò fatto male? L’ avrò stritolato troppo? L’ ho soffocato? Gli ho rotto una costola?????
- … no, scusami tu… - dice lui stranamente pacato, viola in volto.
Rimango a guardarlo come un ebete, imprimendo bene nella mia mente i contorni della sua figura: la linea sottile del viso, gli occhi piccoli e vivaci nascosti dalla frangia, la bocca carnosa…
…WEH! Tu laggiù ai piani bassi! Torna immediatamente a ronfare, sai!! Non ho voglia di fare figure di merda proprio oggi…
- Ehm, senti…mi sono accorto solo stamani che il thè è finito… ti va bene lo stesso una cioccolata calda? – mi chiede nervoso arricciolandosi un ciuffetto di capelli.
- Si, va bene lo stesso! Mi ci vuole proprio… - rispondo gentile.
BUGIA. Non mi ci vuole affatto! Sto già abbastanza in calore per conto mio senza dovermi scaldare ulteriormente… però me l’ ha chiesto con un aria così carina *oo* …
-.-‘ ok sto veramente andando fuori di cervello!
Ci avviamo silenziosi in cucina e mentre Pon armeggia con i pentolini e le tazze, mi siedo al tavolo voltato verso di lui.
Lo vedo arrancare su uno sportello più in alto per cercare di prendere la busta con la cioccolata da scaldare e mi chiedo se non sia il caso di aiutarlo… ma no, sembra avercela fatta.
Rimango al mio posto e lo guardo all’ opera: fa tutto con una precisione unica! Chissà se ha invitato anche Saga a casa sua per una cioccolata… Dio però che culo che gli fanno quei pantaloni… magari l’ ha preparata anche a lui e… cazzo quel culo è proprio da morsi…
… HO DETTO DI STARE GIU A TE!!! CUCCIA!!!
Mi asciugo un rivolo di bava per evitare che Pon lo veda voltandosi verso di me.
Continuo a fissare il vuoto perso nelle mie fantasie perverse e manco mi accorgo che ho una tazza bella fumante di cioccolata sotto al naso.
- Ehm.. Torashi? Non la bevi?... – due occhi scuri fanno capolino nel mio campo visivo.
- Che? – domando ricomponendomi.
- L-la c-cioccolata… - mi risponde arrossendo, imbarazzato da non so bene cosa. Forse dal mio comportamento idiota -.-
- Ah! Si ora la bevo!!!! – dico afferrando la tazza e buttando giù un sorso velocemente. – CAZZO BRUCIA!!!! – urlo all’ improvviso con la lingua in fiamme.
OH, OGGI SONO SENZA SPERANZE -.- ne combinassi una giusta ç___ç
Hiro inizia a ridere e mi rendo conto che forse è meglio così, che io continui a fare lo scemo per farlo distrarre un po’ dai suoi pensieri.
All’ improvviso si alza diretto, si volta verso la porta e poi torna a guardarmi mordicchiandosi un labbro imbarazzato e provocandomi non poche scosse elettriche per tutto il corpo : VOGLIO QUELLE LABBRA… Assaggiarle, morderle, succhiarle gustandomele…. MA PER LA MISERIA!! Tora cosa diamine ti è preso oggi O.O
- Senti… ti va di andare a bere la cioccolata in camera mia? Volevo farti sentire un paio di cose con la chitarra… - domanda arricciolandosi lo stesso ciuffetto di prima.
Mi alzo prendendo la tazza e mi dirigo verso la porta della cucina dicendo – Beh, che aspettiamo?? – OH SI! SI SI SI SI!! Camera sua *____________________* di nuovo <3
Salgo gli scalini a due a due con Hiroto alle calcagna che ridacchia… sembriamo due bambini che fanno una gara xDD
Arrivo per primo e salvo la cioccolata mettendola sul comodino prima di buttarmi a volo d’ angelo sul suo lettone che, grazie al cielo, è a due piazze… sennò mi ritrovavo a testa in giù dall’ altra parte! xD
- PRIMO!!! – urlo.
Arriva due secondi dopo di me, posa la tazza accanto alla mia e mi si fionda addosso ridendo.
- PRESO!! – esclama.
… cioè… io stavo facendo la gara e lui giocava ad acchiappino? xD
- Hiro stavamo giocando a due giochi diversi xD – dico voltandomi fino a scorgere il suo viso a pochi centimetri dal mio.
- Allora abbiamo vinto tutti e due xD – sorride come solo lui può fare, facendomi sentire l’ uomo più fortunato di tutta la Terra, perché quel sorriso lo ha donato a me…
Gli scompiglio i capelli e gli stampo un bacio sulla fronte senza manco pensarci.
Sto bene così, non chiedo di più… solo che questo pomeriggio lui possa essere sereno come adesso… chiedo solo di farlo sorridere di nuovo così.
Mi guarda con occhi vivaci adesso e gioca con la catenella che ho al collo, rigirando il ciondolo a forma di anello fra le dita, provandoselo…
- Mi sta enorme pure al pollice!! xD – dice alla fine alzandosi e lasciandomi li disteso, con il fiato corto e le pulsazioni a 2000: tutta sta vicinanza e dolcezza mi hanno fatto mele … o.o

HIROTO

Oddio che bello… oddio che bello… ODDIO. CHE. BELLO!!!!!!
Menomale che ho trovato la forza di alzarmi… MENOMALE!
Così vicino steso accanto a me… il suo volto a pochi centimetri dal mio…
Riuscivo a sentire il caldo che il suo corpo emana… se non mi alzavo credo proprio che non avrei resistito!
Prendo le due tazze ancora fumanti, ma sento che non scottano più come prima… quindi è meglio berle prima che si raffreddino.
Porgo a Tora la sua e mi riaccomodo a gambe incrociate sul mio bel lettone, stavolta un po’ distante da lui: sono già bollente di mio… se aggiungo anche la cioccolata calda alla sua vicinanza… PARTO IN QUARTA!!!
Iniziamo a bere in silenzio.
Senza che lui se ne accorga lo guardo da dietro il mio ciuffetto. Ha un’ espressione strana in faccia… come se si stia sforzando a fare qualcosa… oddio perché????
Forse non gli piace come ho fatto la cioccolata??
- E’ buona? – domando con falsa aria tranquilla. In realtà muoio dalla curiosità di sapere che gli passa per la testa.
- … ottima… - risponde lui frettoloso fra un sorso e l’ altro continuando a guardare dentro la tazza con la stessa espressione di prima.
Dio come mi mette ansia quando sta li immerso nei suoi pensierini! >oo<
La voglia di sapere che succede mi uccide ma meglio cambiare argomento!
- H-hai visto? Ho riordinato camera… - con un sorrisetto timido mi guardo intorno per ammirare il buon lavoro.
- Già… adesso è più vivibile! – risponde guardandosi attorno a sua volta.
- Eheh, vero! Prima era proprio un tugurio! – dico bevendo poi un altro sorso.
- Ma no… un tugurio non direi… - mi guarda con aria scherzosa - … PEGGIO! xD – aggiunge poi annuendo.
Inizio a ridere tirandogli una botta leggera sul ginocchio. Lui ride a sua volta e restituisce il colpo ma con la finezza di un bufalo in corsa…
- AHIAAAAAAAAAAA!!!!!! – cazzo cazzo cazzo che dolore!!!
- EHEHEH!!! Poverino lui, è fragilino! – dice guardandomi concludendo poi con un sorriso dolce.
Io dico… ma quanto sarai bello???!!!
Dopo qualche secondo mi accorgo che lo sto guardando con un espressione al quanto stupida…
Appena me ne rendo conto sento le guance infuocarsi… lui sembra risvegliarsi da non so quali pensieri e torna a bere con più foga la cioccolata rimanente.
Che vergogna! >oo<
Chissà se se ne è accorto… meglio continuare a bere e evitare altre figuracce!
Ok. Ora bevo beatamente e in silenzio. E NON LO GUARDO!
No… non lo guardo….. non lo sto guardando………… HIRO SMETTILA DI FISSARLO!!
Guarda la cioccolata, Pon… guaaaaaardala sta cazzo di cioccolata! Vedi com è bella? ECCO, FISSALA!!
- Finito ^____^ - dice lui all’ improvviso facendomi sobbalzare, tanto ero concentrato.
Alzo lo sguardo ( fanculo la cioccolata! ) e lo vedo girato di schiena che posa la tazza sul comodino accanto alla sua parte di letto.
Velocemente lo imito perché tanto mi è passata la sete…
Torno a guardarlo…
Madonna, che spalle… che gambe… ecco io ora partirei, gli salterei addosso e addio mondo.
Ok, cambiamo espressione che si sta girando.
OH MAMMA NO… LA GOCCIOLINA DI CIOCCOLATA VICINO ALLA BOCCA NO… TUTTO MA NON QUELLA!!!
… caaalmo… va tutto bene… ora se la leva e torni tranquillo…


… …

… …

… …


LEVATELA PORCA MISERIACCIA!!

- … To-Tora… hai… una… - cerco di formulare una frase ma la bava sta ostacolando ogni altra ttività.
- …cosa? – chiede lui serio, guardandomi e alzando un sopracciglio.
Dio Santo ma quanto sarai gnocco…
Basta, non resisto…
Mi sporgo verso di lui, che assume un’ espressione stupita. Poggio la mano sulla sua guancia e col pollice raccolgo QUELLA STRONZA che ha fatto straboccare il vaso.
Lui mi fissa immobile, non batte neanche ciglio… ma in volto è viola.
Stiamo per un po’ a fissarci quasi senza respirare prima che io sposti il dito sulle sue labbra morbide e calde. Reprimo un fugace sospiro quando sento la sue labbra che succhiano la punta.
Tranquillo… tranquillo… tra. . .
- PORCA BOIA CHE MALE!!!!!!!!!! – urlo buttandomi fra i cuscini tenendomi il pollice pulsante. – PEZZO DI MERDA ME L’ HAI SBRANATO!!!! – urlo mentre mi sbellico come non mai.
- MUAHUAUAHUAHUAUA! – lui scoppia nella sua classica scompisciata. – Qualcosa mi dice ti ho fatto male xD – aggiunge avvicinandosi a me…
Devo ricordarmi di respirare o.o
- D’ altronde… - mi sussurra vicinissimo all’ orecchio - …non per niente mi chiamano tigre… - conclude con un lieve ringhio attizzante.

O_O QUESTO E’ TROPPO! TI STRANGOLO!!!!

Mi scaravento inaspettatamente su di lui con la faccia da psicopatico in calore e iniziamo a fare gli idioti facendo finta di sfracellarci di botte.
OOOHHHH… che bello fingere di soffrire stretto fra le sue braccia mentre lui struscia le nocche sulla mia testa xD … si, ma… sta aumentando la pressione!!!
- AHI AHI AHI!!! COSI’ FAI MALE PER DAVVERO!!! – urlo ancora ridendo.
- LO SO!!! PHAUAHUAHUAHUAAUHAUHAUAU!!!! – esclama sadico xDD
Mentre cerco di dimenarmi tiro una spinta così forte che lo scaravento giù dal letto, non calcolando però che quell’ imbecille si aggrappa alla mia felpa pensando sia la coperta e trascina giù anche me.

TORA

Rimaniamo un attimo storditi dal tonfo immane che abbiamo fatto.
- Boia che botta! – dico, massaggiandomi la testa.
Solo quando sento la risata di Pon provenire da sotto il mio mento mi rendo conto che mi è ruzzolato addosso e si trova sopra di me… FRA. LE. MIE. GAMBE. O__________O
- Io non mi sono fatto nulla – canticchia lui ignaro, per ora, dell’ istinto famelico che si è impossessato di me e, ancora peggio, che sta facendo risvegliare la tigre dal letargo.
- Hiro, cavoli! Sei ingrassato, eh!? – dico con falsa noncuranza afferrandogli i fianchi per aiutarlo ad alzarsi… PERCHE’ DEVE ALZARSI!!
- Oddio scusami xD – si alza con calma, ANCHE TROPPA, e nel tirarsi su a sedere proprio sul mio pacco, muove il bacino lentamente strusciandosi sulla mia intimità destandola definitivamente.
Per un attimo me ne frego di tutto e di tutti e mi lascio sfuggire un sospiro dalle labbra socchiuse mentre tiro indietro la testa e chiudo gli occhi abbandonandomi a quella sensazione proibita.
Quando sento che si sta per alzare lo afferro nuovamente per i fianchi costringendolo a rimanere seduto.
Mi tiro su col busto e da questa posizione posso quasi guardarlo negli occhi, gli stessi che mi fissano con aria interrogativa.
Dio… perdonami.
- Scusami Pon, ma questo è troppo. – dico prima di rinchiuderlo fra le mie braccia e avventarmi su di lui.
 
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~Imoto-chan
view post Posted on 11/5/2009, 10:16




forse se scoccio pure qui prima o poi mi farete la grazia e aggiornerete... -.-'' allora?? devo venire su e convincervi ad aggiornare con le cattive?? *ç* *sbrilluccichio sadico e maniaco negli occhi*
 
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mygoodblood
view post Posted on 11/5/2009, 14:39




XD amore miooo con immensa gioia annuncio che èp finita ! ù.ù va solo trascritta ù.ù a breve arriverà! ^.^
 
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Key85
view post Posted on 14/5/2009, 22:27




uhi uhi....andate avanti, mi piace un sacco, dai dai che son curiosa ^^
 
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mygoodblood
view post Posted on 20/5/2009, 15:46




scusate colpa mia che non ho tempo ç___ç mi ci metto in questi giorni giurooo ç___ç
 
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~Imoto-chan
view post Posted on 21/5/2009, 14:56




oh bene =ç= ho proprio bisogno di ficcine in questo periodo!
 
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MYVVOlover
view post Posted on 28/5/2009, 21:21




TORA:
Ho cercato di sdrammatizzare quando mi sono ritrovato il suo pollice che premeva contro le mie labbra, ma dopo questa…
Gli stampo un bacio vicinissimo alla bocca prima di spostarmi su di essa e premere le mia lebbra sulle sua. Sento il volto in fiamme, le braccia vanno a circondargli la vita e a stringerlo forte fino a far aderire i nostri corpi.
Mi stacco un po’ e con la lingua seguo il contorno del suo labbro inferiore con bramosia, come a volerlo fare mio, imprimerlo dentro di me e con la punta dischiudo la sua bocca chiedendo accesso.
In pochi secondi mi accoglie e timido risponde al mio bacio mentre le sue mani stringono le mie spalle afferrando la maglietta e affondando le unghie nella carne.
Il bacio si approfondisce, le lingue si intrecciano in una danza senza fine e io mi sento soddisfatto come mai nella mia vita perché lui ci sta e sta rispondendo al mio bacio… un momento… ma lui ci sta! O__O come può essere possibile?! Cioè… io non… !!!
Mi stacco senza preavviso e vedo Hiro protestare, la sua bocca e la sua lingua che baciano l’ aria.
- Un momento Hiro… ma TU CI STAI?! - … -.-‘ cioè è evidente, però…
Apre gli occhi confuso.
- … e perché non dovrei? – chiede stralunato.
- No… cioè… solo che io… pensavo che… - non termino la frase. Stavolta è lui che mi si avventa addosso e con foga spinge la sua lingua all’ interno della bocca in cerca della mia.
Rispondo al bacio, ormai andato del tutto fuori di testa dalle sensazioni inebrianti che si irradiano per tutto il corpo come scariche elettriche.
Lo afferro per la vita facendolo alzare e senza mai staccarci ricadiamo sul letto.
Lo guardo un attimo esitante: forse è solo l’ astinenza, non so... ho paura che per lui sia solo un gioco. Ho paura di fare qualcosa di cui potrei pentirmi… ma soprattutto ho paura di fargli del male. Per me è importante questo momento ma per lui?
Quando sento le sue mani accarezzarmi l’ interno coscia però mando a fanculo ogni mia incertezza e inibizione e inizio a leccargli il collo e a morderlo lasciando qua e la qualche segno rosso a marcarlo.
- Mmh… - un lievissimo gemito sfugge dalle sue labbra contratte e inonda il mio cuore il mio cuore di gioia e il mio corpo di pretese.
- Ti piace? – gli chiedo malizioso all’ orecchio mentre con una mano mi insinua sotto la sua felpa e raggiungo i suoi capezzoli stuzzicandoli…
- Oh… si… mh… - inarca lievemente la schiena sospirando. Mi abbasso fino al suo ventre e alzo la felpa coi denti e aiutandomi con le mani e poi, aiutandomi con le mani, gliela tolgo mettendo a nudo i suoi pettorali che sembrano essere fatti apposta per essere marcati dalle mie attenzioni; non trovo ostacoli quando inizio a leccare la superficie liscia della sua pelle e gioco col suo ombelico insinuandoci la lingua mordendone i contorni. Il mio corpo è incandescente così come il suo, necessitano di aria, le nostre membra che non desiderano altro che essere messe a nudo per poi fondersi insieme. Ed è così che mi tolgo la maglia e mentre me la sfilo avverto le labbra di Hiro baciarmi i capezzoli soffermandosi su quello destro, mordendolo e giocandoci con la lingua.
Sento i sensi inebriarsi sempre di più dal contatto col suo corpo, i nostri petti nudi che si sfiorano frenetici mentre le nostre lingue tornano a duellare ancora.
Lo riporto sotto di me, ormai stanco di tutte queste remore, passo ad accarezzargli l’ erezione pronunciata ben visibile sotto i suoi jeans attillati…
- Questi jeans ti fanno un sedere da favola… - dico sincero mentre slaccio il bottone.
- … li ho messi per quello. – risponde lui ad occhi chiusi, sospirando.
Altro punto per me. Grande Tora! Li ha messi per te! Yuppii!!!
- … mmmh… però secondo me stai molto meglio senza… - dico tirandogli giù i pantaloni e con loro anche i boxer.
Spalanca gli occhi per la sorpresa e lo vedo sbirciare imbarazzato verso di me che mi chino a baciare la punta della sua erezione.
- To-Torashi… - sospira forte e mi stringe i polsi che sono ai lati dei suoi fianchi.
- Non preoccuparti, piccolo… la tigre sa anche essere gentile – lo schernisco prima di passare a leccare il suo membro per tutta l’ estensione con lentezza esasperande, assaporando ogni centimetro della sua pelle e facendogli produrre rantolìì di soddisfazione. Arrivo fino alla base e con delicatezza ne bacio i testicoli per poi tornare sul suo sesso e accoglierlo in bocca. Mi lascia i polsi e con le dita va a stringere le coperte mentre le mie mani, finalmente libere, vanno a inarcargli la schiena fino a raggiungere il suo sedere sodo e li si fermano stringendolo.
Incomincio a muovere la testa lentamente, succhiando piano ogni qualvolta arrivo alla punta.
Ancora non ci credo che lo sto facendo, che lui abbia accettato tutto ciò…
Mi accontenta e mi fa felice ogni volta che geme chiedendo di più e io, ormai succube di lui e dei suoi desideri, non posso fare altro che accontentarlo.

HIROTO:
Che genio che sono… quella strusciata tattica mentre mi sedevo su di lui ha funzionato alla grande!
Sto letteralmente impazzendo sotto le sue attenzioni…così sensuali ma premurose… potrei anche diventarne dipendente.
Le fiamme che scorrono nelle mie vene aumentano ad ogni movimento della sua calda bocca, così umida e morbida.
- Aaaah… si, cazzo… aaaaah… - gemo incitandolo a continuare e lui, puntualmente, mi soddisfa in ogni desiderio.
Continua a succhiare il mio sesso che pulsa voglioso di riversarsi dentro la sua gola… è una tortura dolcissima questa, va da movimenti veloci a lente e profonde succhiate.
Mi manca poco per raggiungere l’ apice ed al posto delle fiamme adesso c’ è un vero incendio.
Con una mano lascio la presa dalle coperte e vado ad insinuare le dita fra i suoi morbidi capelli.
Lo spingo sempre più a fondo, inarcando il bacino. Dalla sua bocca esce un mugolio di soddisfazione mentre aumenta il ritmo e inizia ad accarezzarmi le gambe.
I miei gemiti diventano sempre più sonori, quando finalmente mi riverso nella sua bocca con un ultima, intensa spinta.
Rimaniamo un po’ fermi: io che riprendo fiato e lui che appoggia la testa sul mio ventre, abbracciandomi i fianchi e stampando baci qua e la.
- Vieni qui… - gli sussurro.
Lui gattona sopra di me fino a portare il suo viso sudato a pochi centimetri dal mio. Alzo la testa per baciarlo sul collo, mentre con la mano lo avvicino alla mia bocca.
Adesso tocca a me, ho troppa voglia di lui, voglio farlo impazzire di piacere.
Con una spinta ribalto le posizioni, non staccandomi dal suo collo. Mi metto a cavalcioni su di lui mentre gli accarezzo il petto sodo e inizio a strusciare il mio sesso al suo, per stimolarlo ancora di più.
- … mi vuoi? – chiedo malizioso spostando le mie attenzioni sui capezzoli, leccandoli e baciandoli.
- C-cazzo se ti voglio… - sussurra chiudendo gli occhi e mordendosi il labbro - … v-voglio solo te… -.
“Solo me”? Queste parole mi mettono un’ euforia addosso mai provata prima. Mi rimetto a sedere su di lui e ci fissiamo mentre gli sbottono i pantaloni accarezzando la protuberanza che chiede solo di essere liberata.
Lui alza il busto arrivando alla mia altezza. Mi prende la testa avvicinandola alla sua e mi bacia con foga, mordendo le labbra e insinuando la lingua in cerca della mia che risponde unendosi ad essa.
Continuiamo a slinguarci e sospirare l’ uno nella bocca dell’ altro mentre gli tolgo i pantaloni ed i boxer, liberando il suo sesso ormai gonfio e duro.
Mi stacco da lui andando a baciargli la linea del mento e della mascella mentre con la punta delle dita accarezzo la sua intimità, partendo dal basso verso l’ alto.
Sento il suo respiro mozzarsi vicino al mio orecchio quando inaspettatamente avvolgo la mano intorno ad esso, muovendola.
Sposto un po’ la testa per guardarlo in volto: ha la bocca semiaperta, umida e le sopracciglia aggrottate mentre tiene gli occhi chiusi.
Man mano che i movimenti continuano il suo respiro si fa più affannoso, facendogli muovere in modo sempre più accentuato petto, spalle e bacino.
Gli prendo i capelli tirando indietro la testa. Quel collo, sudato e pulsante, è così bello.
Sfioro le labbra su di esso, assaporando ogni tanto il suo sudore salato con la punta della lingua.
Inizio a succhiargli la pelle accanto al pomo d’ Adamo mentre la mano aumenta velocità, provocandogli dei gemiti rauchi.
Cazzo quanto mi attizzi. Ti voglio solo per me. Mio, mio e di nessun altro.

TORA:
- Oh si… Hiroto… ah! – gemo ad alta voce mentre sento la sua mano che continua ad avvolgere il mio sesso e scorrere veloce.
E’ tutto così bello e perfetto… neanche quando mi masturbavo pensando a lui, che immaginavo le sue mani al posto delle mia, riuscivo a capire cosa avrei realmente provato.
A ogni movimento il mio corpo si scalda, anela a qualcosa di più.
Lo voglio troppo, cazzo… troppo!
Sento che sto per venire, non ci posso fare niente…
Inarco leggermente la schiena e produco un rantolo fra le nostre bocche che inesorabili si cercano.
A questo punto sento la sua mano rallentare di colpo finchè non si ferma e si posa sul mio ventre.
Il mio sesso pulsa, cazzo e fa anche un male cane!
Preso dalla frenesia e da un impeto di sgomento afferro Hiroto per la vita e ribalto le posizioni, bloccandolo sotto di me.
Sento le nostre erezioni strusciarsi e ciò non fa altro che aumentare la mia frustrazione.
Mi mordo un labbro e chiudo gli occhi cercando di controllarmi.
Mi sento strano… io vorrei prenderlo ora, in questo istante e sentirmi parte di lui… dentro di lui…
… ma dopo?
Uscirò da questa stanza e potrò dire di esserci stato a letto? Con che faccia lo guarderò alle prove se lui… lui… decidesse di finirla così… ? Una scopata. Punto.
Lo guardo negli occhi logorato. Sembra leggermi l’ incertezza e la paura sul viso: il suo volto si addolcisce, il suo bellissimo sorriso che si pronuncia sulla sua bocca perfetta…
Mi prende il viso tra le mani e mi stampa un delicato bacio sulla fronte.
- “ Tora…anche io ti voglio…voglio te…solo te…” – dice sempre sorridendo, scostandomi delle ciocche di capelli.
Non so spiegare l’esatta emozione che si è impadronita di me in questo momento mentre lo bacio delicatamente sulle labbra e appoggio la mia fronte sulla sua, chiudendo gli occhi, respirando il suo respiro…respirando lui…la sua anima.
- “ bene…adesso mi avrai…” sussurro scostandomi dal suo volto e inumidendomi un dito.
Lo insinuo piano dentro di lui mentre gli mordo le labbra per catturare i suoi gemiti infastiditi da quell’intrusione; lo preparo per bene e appena sento che riesce a rispondere al mio bacio con più naturalezza, insinuo un secondo dito e scendo a mordergli il collo. La mano libera va a impadronirsi del suo sesso così da rendere più sopportabile il fastidio delle mie dita dentro di lui che allargano per bene.
- “ Ah…Tora-ah!…ti prego…prendimi…” geme a voce alta mordendosi le labbra.
Mi sollevo sulle ginocchia e afferro le sue gambe sollevandole un poco. Non voglio metterlo a quattro zampe come un banale film porno, desidero troppo vedere il suo viso mentre lo marchio col mio corpo.
Premo l’erezione sull’entrata e lui letteralmente urla esasperato:
- “ Tora!! Ti prego mmh…” con un ansito finale da far male alle orecchie.
Spingo ed entro dentro di lui, non troppo bruscamente, poi lo afferro per i fianchi e penetro ancora un po’ più a fondo boccheggiando nel sentire i muscoli del suo sedere stringersi perfettamente intorno al mio sesso.
Mi chino su di lui a lo bacio dolcemente, portando via anche quelle leggere lacrime di dolore che inevitabilmente hanno inumidito i suoi occhi, raccolgo i suoi ansiti e le gocce di sudore che gli imperlano la fronte.
Inizio a muovermi lentamente.
Il calore del suo corpo accogliente, così meravigliosamente adatto ad unirsi al mio, aumenta sempre più, ogni qualvolta l’intensità delle spinte si fa maggiore.
I nostri corpi si strusciano di continuo e sono costretto a sorreggermi sui gomiti poiché le braccia non riescono a sostenermi tanta è l’emozione e la frenesia che mi avvolge.
Forse non stò ancora bene realizzato la situazione...non so… mi sento come se fossi in un sogno dalla visione distorta… tutto sembra annebbiato…
Sento le sue mani su di me che vanno ad aggrapparsi ai miei capelli, alle mie spalle, cercano un appiglio sulla mia pelle e mi lasciano solchi rossi laddove decidono di stringersi. I gemiti nell’aria aumentano d’intensità, intervallati da relativi silenzi ogni qualvolta le nostre labbra si catturano l’un l’altra e le nostre lingue si impadroniscono delle lingue altrui.
- “ mmmh…a q-quanto pare...la tigre…ah… non sembra tanto affamata…” riesce a pronunciare Hiro tra un ansito e l’altro, maliziosamente.
L’angolo destro della mia bocca si curva in un sorriso compiaciuto mentre tiro due, tre, quattro potentissime spinte e ringhio minaccioso al suo orecchio prima di chinarmi a mordere il cuscino e successivamente la sua pelle.
Affannosi gemiti si riversano dalla sua bocca mentre mi incita, voglioso, a dare sempre di più.
Mi porto ancora più sopra di lui, affondando maggiormente, sentendo ogni singola cellula del mio corpo unirsi con le sue. Le spinte si fanno più veloci, tutto di me è alla ricerca disperata di lui che mi avvolge con le sue braccia, mi tiene stretto a se e ansima, sempre più forte, il mio nome.
Vuole di più…ancora e ancora…
- “ Hi-Hiroto…aaah…” gemo anche io pronunciando il suo e sentendolo sovrapporsi al mio.
Spero che tutto ciò non sia un sogno…che ogni giorno della mia vita sia impregnato di ricordi nostri, dei nostri baci, delle nostre cazzate e anche litigate…che per sempre, con gioia, io possa portare con me il ricordo di questo giorno. Il giorno in cui lui si è concesso a me…che mi ha fatto sentire importante. Il giorno in cui la sua vicinanza è stata tanta da avermi permesso di respirare la sua anima.

HIROTO :
- T-Tora…Tora-a… – ansimo il suo nome aggrappato alle sue spalle e lui ansima il mio, leccandomi il lobo dell’orecchio.
Sto impazzendo di piacere, le sue spinte sono vere e proprie scariche di un adrenalina che mi danno un energia unica…
Lo voglio sempre più, nonostante sia già mio, necessito di più.
Lo abbraccio forte mentre lui mi bacia sotto il mento procurandomi un piacere e una gioia infiniti…
Sono per caso in una fantasia? O è la realtà? Non ci capisco più niente… capisco solo che non mi sono mai sentito così felice e appagato in vita mia.
Perso ormai in quanto intrigo di passione e eccitazione mi aggrappo a lui circondandogli òa vita con le gambe, come per paura che tutto svanisca.
- “…t-ti sembra abbastanza...mmh…affamata adesso la tigre?” – chiede lui in tono di sfida, fra un ansito e l’altro.
- “ oh si…m-ma…anche il piccolo ci sa fare sai…?” – detto questo rotolo su un fianco portandolo sotto di me. Tirandomi su col corpo, affondo del tutto il suo sesso dentro di me. Mi prende le mani, intrecciando le dita e portandole a lati della sua testa.
Inizio a spingere e da questa posizione, il piacere sembra triplicarsi per entrambi. Gemiamo a voce alta, le mani ancora intrecciate che stringono quelle del partner. Non mi fa male anzi, mi incita a muovermi più intensamente.
- “ To-Tora…t-toccami… t-ti prego…”chiedo con la voce spezzata dal respiro affannato – “ …v-voglio sentirti dappert-tutto…” .
libera le mie mani dalla presa ferrea portandomi così a stringere le lenzuola. Poggia i palmi sulle mie cosce e sale lentamente stringendo ogni tanto la carne come a segnare il territorio. Arriva fino ai fianchi, quando con una di esse prosegue verso la mia erezione che chiede un contatto con lui.
Inizia a masturbarmi, mentre l’altra mano aumenta la pressione ogni volta che spingo.
Mi sembra di toccare il cielo con un dito, sento che sono vicino a venire e questo mi fa aumentare ancora di più il ritmo.
Sposto le mani ai lati della sua testa e afferro dei ciuffetti di capelli. Mi chino a baciarlo con foga , gemendo ogni volta che ci stacchiamo per riprendere fiato ed è così che raggiungiamo l’apice insieme, uniti come non mai, mugolando l’uno dentro l’altro mentre le lingue continuano a cercarsi e toccarsi.
Concludiamo catturandoci le labbra dolcemente. Chiudo gli occhi per imprimere meglio nella mia mente questo momento.
È unico, come la persona con cui l’ho condiviso.
Scivolo alla sua destra, faccia a faccia con lui. Con una mano mi libera la fronte dai capelli tirandogli indietro e spostandone altri dietro l’orecchio. La ferma sulla mia guancia e allunga il collo per arrivare a baciarmi sul naso.
Mi avvicino di più a lui e mi lascio avvolgere dalle sue grandi braccia che mi strongono protettive.
Rimaniamo un pò così in silenzio e con gli occhi chiusi, a coccolarci. Appoggio la testa sul suo petto e riesco a sentire il rimbombare del suo cuore che batte ancora forte.
- “ tu-tum…tu-tum…tu-tum ” – con la voce imito il ritmo dei suoi battiti, sorridendo –“ non ha intenzione di calmarsi “- dico a bassa voce.
- “ lo sai perché…? – domanda baciandomi una guancia.
- “ no…dimmelo tu…” - rispondo accoccolandomi ancora di più su quel petto grande e fatto apposta per me.
- “ perché questo è senza dubbio il momento più straordinario della mia vita…” – mi sussurra – “ ho appena fatto l’amore per la prima volta con la persona che per me è la più importante di tutte…L’UNICA.” – conclude pronunciando l’ultima parola con un filo di voce.
Mi scosto appoggiando la testa sul suo stesso cuscino e strofinando il naso col suo.
- “ idem per me… e mi sento uno stupido a non averlo capito prima…” – chiudo gli occhi vergognandomi di me stesso - - “ …avevo capito male e i miei sentimenti e …” –
- “ shhh…- non mi lascia finire la frase catturando le mie labbra con un bacio – “ non agitarti…va tutto bene. Ci sarà tempo per parlarne, ma adesso siamo solo noi…nessuna preoccupazione…solo IO e TE.” –
non so dire cosa mi prenda, sento tutti i miei dubbi e tutti i pensieri sgocciolare via dalla mia mente sotto forma di lacrime. Sono così felice.
Sorridendo avvicina il suo viso al mio, prendendomi la testa fra le mani mentre con le labbra struscia delicato le mie. Mi stringo forte a lui e mi lascio trasportare in quell’universo di passione e dolcezza che sono le sue attenzione verso di me, nascondendoci sotto le coperte e ricominciando ciò che avevamo appena finito.






TORA:
La luce fievole del mattino solletica i miei occhi. Mi rigiro nel letto coprendomi le spalle avvertendo qualche brivido di freddo.
Trovo il viso di Hiroto a pochi centimetri dal mio.. Gli occhi chiusi formano linee gentili sul suo volto, le ciglia lunghe si poggiano sulle sue guance arrossate, la bocca carnosa lascia uno spiraglio al suo respiro che leggero esce e tocca la superficie della mia pelle.
E’ così bello… così delicato… un piccolo fragile fiore che ha dischiuso i suoi petali per me, facendomi assaggiare il suo nettare.
Mi avvicino un po’, lentamente.. non voglio svegliarlo.
Inspiro forte il suo odore, il suo profumo.. leggermente imperlato dal gusto agrodolce del sudore.
Mi riempio della sua essenza.. ne ho impregnato il mio corpo e ne sono assuefatto.
Gli occhi si appannano e bruciano… merda! Lacrime maledette uscite quando sarà a casa da solo! Le tigri non piangono..!
Ma una di esse inesorabilmente scende.. è tutta la felicità che mi strabocca dal cuore e fuoriesce dal mio corpo sottoforma di piccole gocce di sale.
Come vorrei baciarlo.. toccarlo.. sempre.. per sempre.
Non ne ho idea però di quello che sarà della nostra vita.. le persone che ci circondano accetteranno la nostra relazione?
Allungo un braccio che però lascio a mezz’ aria.
Vorrei stringerlo a me, proteggerlo da tutto ciò che potrebbe ferirlo…
Lo sento mugolare piano e lentamente apre gli occhi, sbattendo le palpebre più volte. Mi affretto ad asciugare i rivoli delle lacrime.
- … mmh… ‘gionno… mh… To-Torashi che fai? o.ò – dice mettendo a fuoco la mia mano che fa avanti e indietro sopra la sua spalla senza posarsi.
- Ehm… volevo abbracciarti senza svegliarti -.-‘ –
- xD beh… ormai sono sveglio ^.^ - si accoccola sotto il mio mento rifugiando il viso nell’ incavo del mio collo.
Abbasso la testa e baciargli il capo mentre lo cingo con le braccia e lo tengo stretto a me.
il cuore batte frenetico.
Dio… quanto lo amo…
- Hiro… - sussurro piano prendendo il suo viso e portandolo al livello dei miei occhi.
- ..si? –
- Volevo… dirti una cosa… - non riesco a frenare le parole, escono dalla mia bocca tumultuose…
… ma non posso ancora dirgli che lo amo! È troppo presto… non voglio travolgerlo coi miei sentimenti soffocandolo.
- .. dimmi pure ^_^ - mi incoraggia sorridendo e giocando con le ciocche dei miei capelli.
- … i-io… -

G R O O O O W B L

O_O cosa era?! Il mostro di Lochness si è trasferito nelle tubature? Ò.ò
- Hiro ò.ò … tieni bestie feroci in casa? – chiedo guardandolo allarmato.
Arrossisce terribilmente e nasconde il viso nel cuscino.
- … era il mio stomaco… - biascica col volto affondato nella stoffa.
- xD ma povero!... in effetti ieri sera non abbiamo cenato xD… e anche io avrei un po’ fame!! –
- …ehm… beh io non avrei neanche pranzato… - dice rialzando la testa e scostando i capelli dagli occhi - … troppo nervoso xDD – aggiunge.
- … ò.ò che ne dici se andiamo a mangiarci qualcosa? –
Mi stringe forte a se stampandomi un sonoro bacio sulla bocca e tornando poi a rifugiarsi col viso sotto il mio mento.
- No, dai… stiamo ancora un po’ così! >oo< -

G R O O O O O O O O O W W W W B B B L ! !

- … ok… u.u forse ripensandoci e meglio se scendiamo! – acconsente alla fine xDD


* * *

Scendiamo le scale. Hiro mi precede tranquillo, mentre io lo tengo per una spalla stringendola M O L T O meno rilassato.
C’ è la macchina dei suoi, lungo la strada.. li ho sentiti rientrare tardi questa notte, muoversi silenziosi, attenti a non fare nessun rumore… Chissà se si sono accorti che c’ è ancora la MIA di auto…
Arriviamo all’ ultimo gradino e Hiro si ferma di colpo facendomi sussultare.
- … cosa c’ è? – chiedo preoccupato vedendolo mordersi il labbro nervoso.
. C’ è… c’ è papà.. lui… lui non sa di me – mi risponde piano, voltandosi e guardandomi negli occhi leggermente impaurito.
Mi prende le mani e se le porta sul viso, serrando le palpebre. Le bacia come a chiedere conforto, sicurezza… coraggio.
- Hiro… - lo chiamo spostando le mie mani alle sue, prendendole e stringendole forte.
- Non avere paura… tuo padre capirà… forse ci vorrà del tempo, i vostri saranno differenti per un po’… ma il suo amore per te non cambierà… resti sempre il suo figlio! – aggiungo accarezzandogli le braccia, lungo l’ avambraccio, il gomito e fin sopra la spalla.
Mi guarda rapito, forse sono riuscito a rendere tutto meno difficile…
- Per qualsiasi cosa… io sarò qui… per te e per sempre. – sussurro ancora avvicinandomi sempre di più a lui, fino a pronunciare le ultime parole sulle sue labbra.
- Torashi… - sospira lui
- … perché io ti amo, Hiroto. –

HIROTO:
… … … …
… … … …
… … m-ma… l-lui a me… q-quelle p-parole… per davvero…. e…. OH, MAMMA!
Rimango pietrificato. Stupefatto!
Non mi rendo neanche conto se i polmoni lavorano o se sto morendo asfissiato senza accorgermene!
Mi bacia intensamente stringendomi le spalle e sollevandomi sulla punta dei piedi.
S-sto letteralmente.. cadendo in trance.
Si stacca e mi guarda serio, riappoggiandomi a terra.
- … e da tanto anche. – aggiunge acquistando colorito sulle guance.
La mia bocca si spalanca. Non pensavo gli piacessi così tanto da essersi innamorato… se questo è un sogno allora nessuno mi svegli o gli spezzo le vertebre!!
Mi appolpo al suo collo con le braccia e lo guardo da sotto il mento.
- … ehm… papà e la colazione possono anche aspettare adesso xD… torniamo su??!! – chiedo annuendo freneticamente con una faccia da perfetto ebete.
Scoppiamo a ridere silenziosamente, per non farci sentire dai miei nella stanza accanto.
- Sarei tentato un botto…- dice grattandosi dietro la nuca - … ma si sa! Prima il dovere, poi il piacere U.U – conclude sospirando.
Mi prende per le spalle e mi gira, incitandomi a uscire di li e affrontare ciò che ci attendeva.
Sping di lato la porta scorrevole e guardandomi intorno incontro due paia di occhi : i primi un po’ assonnati, mentre i secondi vispi e attenti.
- MA BUONGIORNO PASTICCINI!! *O* TUTTO BENE??!! – urlicchia mia madre sprizzante di vitalità come non mai.
- … mh… si…- rispondo abbassando lo sguardo.
- … si bene, g-g-g-grazie s-s-signora… - aggiunge Tora al mio fianco.
Con la coda dell’ occhio lo vedo strusciarsi le mani nervosamente. Come vorrei stringerle subito… ma ogni cosa a suo tempo.
- salve ragazzi… la voce di mio papà mi fa accelerare il battito.
HO PAURA.
- … ma che avete? O.o – chiede incuriosito dai nostri atteggiamenti.
Nonostante il terrore per ciò che accadrà sollevo la testa guardandolo dritto negli occhi. La mamma dietro di lui sorride comprensiva e alza il dito pollice in segno di incoraggiamento.
- P-p-papà… d-devo dirti una cosa… - faccio un passo avanti e vedo Tora seguirmi, rimanere al mio fianco.
Proprio come aveva promesso…
Conoscendo mio padre deciso di non preparare un discorso lungo, ma di andare subito al sodo, proprio come preferisce lui ed è così che allungo la mano in cerca di quella di Tora, strusciandola con essa.
Non appena si sfiorano, lui sembra capire e la cattura in una presa decisa.
- E’ da un po’ che ho capito di essere attratto dagli uomini… e da stanotte Tora ed io stiamo insieme… - dico la frase tutta d’ un fiato.
Mio padre rimane in silenzio, aspettando il continuo…
Faccio per riaprire bocca ma…
- …signore, non so come reagirà a tutto ciò… - Tora inaspettatamente prende la parola, sorprendendomi - …voglio solo che sappia che indipendentemente da questo, continuerò a stare vicino ad Hiroto, ad amarlo con tutto me stesso e a proteggerlo… e non gli farò mai mancare niente. –
Sia io che i miei rimaniamo a guardarlo a bocca aperta, muti.
Anzora mezzo stordito torno a guardare mio padre, stavolta più audace però…
Decido di concludere tutto coi fiocchi.
- … anche per me sarà così, adesso che l’ ho trovato non lo lascerò mai e poi mai. Insieme affronteremo tutto senza tirarci indietro… proprio come adesso… - finito il discorso torno a guardare lui, la mia vita. Voglio concludere il tutto con la ciliegina sulla torta.
- … perché… ANCHE IO TI AMO, TORA –
Udendo queste parole incrocia il mio sguardo: ha un espressione che è un misto fra stupore ed immensa gioia.
Per un attimo quasi ci dimentichiamo di non essere soli nella stanza… persi l’ uno negli occhi dell’ altro.
Improvvisamente vediamo le braccia di mio padre avvolgerci ed unirci in un unico abbraccio.
- Ti voglio bene, figliolo… - mi sussurra all’ orecchio -… sono orgoglioso di te! –
Da dietro la spalla vedo mamma alzarsi, con le lacrime agli occhi, venire da me e stamparmi un intenso bacio sulla guancia.
Faccio entrare anche lei in quell’ abbraccio di gruppo stringendola forte a me.

Adesso è tutto apposto. Niente potrà intralciare il nostro amore… e se qualcuno o qualcosa ostacolasse il nostro cammino, lo affronteremo insieme mano nella mano.
Solo noi due, Hiroto e Tora.





FINE <3333333333

spero vi sia piaciuta ^_^
scusate il ritardo ç_ç
 
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14 replies since 26/1/2009, 22:35   920 views
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